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L’associazione Adam invia 6500 firme raccolte con la petizione #TfaInRuolo al Ministro Giannini

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Adam (Associazione Docenti Abilitati per Merito, con sede centrale a Bari) ha consegnato al Miur, al Presidente della Repubblica e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la petizione #TfaInRuolo, che ha raccolto a livello nazionale 6500 firme attraverso il sito Change.org.

“Chiediamo che gli abilitati con Tirocinio Formativo Attivo rientrino di diritto tra i destinatari del prossimo piano di assunzioni straordinario previsto dalla bozza di decreto-legge La buona Scuola”. Si deplora la progressiva svalutazione del titolo di abilitato tramite TFA, che avrebbe dovuto rappresentare la via maestra per l’accesso ai concorsi e ai ruoli. I docenti abilitati con TFA vogliono la possibilità di entrare ogni giorno in classe e esercitare la professione per cui si sono impegnati a conseguire un titolo di alta formazione con una dura selezione in ingresso.

L’hashtag #TfaInRuolo, continua ad essere diffuso attraverso Twitter e Facebook. Con il piano di assunzioni straordinar io il Miur mette in pratica una palese discriminazione tra le diverse tipologie di docenti abilitati: basti pensare che, per un docente precario, il godimento o la perdita del diritto fondamentale all’assunzione dipende solo dal periodo in cui ha conseguito la sua abilitazione all’insegnamento, e dunque spesso da motivi esclusivamente anagrafici. A parere del Consiglio Direttivo e dei Soci di Adam, scrive la Presidente Alessandra Operamolla,

“La bozza di ddl 2994 non solo segna la nostra esclusione dai piani di assunzione diretta, ma introduce con l’articolo 12 inderogabilmente il limite dei 36 mesi per la durata complessiva dei contratti a tempo determinato in copertura di posti vacanti e disponibili, includendo in tale limite anche i docenti abilitati. Essi sono già fortemente penalizzati perché esclusi dal piano di assunzione, che riguarderà solo una limitata parte dei docenti precari, gli inclusi nella GaE, ignorando tutti gli altri. Noi invece riteniamo che vi sia la possibilità concreta di programmare un piano pluriennale di assunzioni molto più inclusivo e ci auspichiamo che il ddl venga presto modificato dal Parlamento in tal senso”.