Home Sicurezza ed edilizia scolastica L’ Ipsia di Lamezia è stato messo in sicurezza

L’ Ipsia di Lamezia è stato messo in sicurezza

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Fervono i progetti edilizi per l’ ammodernamento dell’ Istituto professionale per l’ industria e l’ artigianato di Lamezia Terme. A partire dalla messa in sicurezza della scuola, che è stata portata a termine proprio in questi giorni.

Ne dà notizia la preside, Patrizia Costanzo, la quale esprime soddisfazione perché “la Provincia ha completato, come promesso, i lavori dell’ Asse2 – Ambienti per l’apprendimento, consistenti in interventi di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche. Sono stati pure realizzati- afferma- l’impianto idrico antincendio, la struttura metallica della scala di emergenza e dell’ascensore. L’esecuzione del progetto, che prevedeva anche l’ installazione di pannelli fotovoltaici, è stata possibile grazie ad un finanziamento europeo di circa 400 mila euro.

Comunque, nel mese di gennaio- anticipa Patrizia Costanzo- è prevista una conferenza stampa nel corso della quale amministratori e tecnici provinciali annunceranno in via ufficiale il termine dei lavori e l’apertura del nuovo cantiere relativo ai lavori finanziati dalla Regione Calabria”.

Secondo quanto riferito dalla preside Costanzo, saranno oggetto di ristrutturazione anche la palestra e lo spazio esterno da adibire alla pratica sportiva degli studenti con fondi del bilancio provinciale. La preside rende noto, altresì, che agli inizi nell’ anno nuovo saranno appaltati gli 800 mila euro messi a disposizione dalla regione Calabria, per completare la nuova sede e aggregare i due plessi, agendo anche sulla manutenzione della vecchia struttura e provvedendo ad una collocazione più adeguata dei laboratori.

Lo scorso ottobre la Regione ha pubblicato un bando rivolto a comuni e province, per la ristrutturazione, la messa in sicurezza e l’ ammodernamento delle strutture scolastiche.

La provincia di Catanzaro ha partecipato al bando regionale, presentando tre progetti di ristrutturazione edilizia. Il primo progetto riguarda, appunto, il completamento del nuovo corpo B dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Leonardo da Vinci’ di Lamezia Terme, sito in via Miceli.

Il personale dell’Ipsia spettava da anni un efficace intervento di ammodernamento della scuola, ospitata in un edificio vecchio e fatiscente. “E ora- commenta la Costanzo- può tirare un sospiro di sollievo, perché si stanno concretizzando tutte le aspettative”.

Le condizioni dell’istituto professionale sono state oggetto, infatti, di numerose denunce da parte dei media, nonché dell’interessamento attivo della nuova preside Patrizia Costanzo, la quale, fin dal suo insediamento, ha sempre mantenuto contatti con l’ ente responsabile, al fine di sollecitare il completamento dei lavori riguardanti il nuovo plesso. Il cantiere è così ripartito nel settembre 2014, dopo un fermo durato sette anni.
La speranza di tutti è che i lavori di ampliamento e manutenzione dell’IIS saranno completati al più presto, anche al fine di dismettere l’ annoso fitto dell’istituto industriale, che costa alla collettività oltre 250 mila euro all’anno.

“In merito a quest’ultimo problema- riferisce Costanzo- ho avuto rassicurazioni circa il trasferimento dell’ Itis entro la fine di quest’anno scolastico. Ringrazio il dott. Pantaleone Narciso, il quale ha lavorato alacremente per la risoluzione dei problemi strutturali dell’edificio, che potrà in tempi brevi tornare ad essere una scuola sicura e decorosa”.

Secondo la responsabile per la calabria di CittadinanzAttiva, Anna Maria Serratore, la messa in sicurezza dell’ Ipsia è un importante traguardo raggiunto, specialmente in un contesto, come quello lametino, e calabrese in genere, dove quasi nessuna struttura scolastica è a norma. Un risultato- puntualizza Serratore- che è anche il frutto degli input lanciati dall’ associazione, che più volte ha sollevato all’ attenzione delle autorità competenti le problematiche edilizie dell’ Ipsia. A riprova che gli interventi di CittadinanzAttiva non sono polemici, ma costruttivi. Se si crea una collaborazione sinergica tra l’ associazione, le scuole e gli enti responsabili- conclude- prima o poi i risultati arrivano”.