Home Generale L’Italia è in prima fila nel progetto radioastronomico SKA

L’Italia è in prima fila nel progetto radioastronomico SKA

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Lavorerà su un grande intervallo di frequenze con un miglioramento di 50 volte in sensibilità e di oltre 100 volte in velocità di osservazione del cielo, rispetto agli strumenti attuali. Considerate le prestazioni ed i costi conseguentemente previsti (1500 Meur), vede necessariamente un coinvolgimento su scala mondiale. A tal proposito il 12 febbraio 2015 il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, il sottosegretario agli Esteri Mario Giro e il presidente dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) Giovanni Bignami hanno incontrato, nella sede del Miur, in Viale Trastevere a Roma, la commissione internazionale che valuterà le proposte finaliste per la sede del quartier generale del progetto in oggetto.

In un comunicato stampa del Miur pubblicato sempre il 12 febbraio 2015 tra le altre cose si scrive: “L’Italia è in prima fila nel progetto (circa 60 i milioni di euro stanziati), è fra i fondatori della SKA Organization e ha candidato Padova per ospitare la sede del progetto.

La Gran Bretagna è l’altro contendente. Il Paese che sarà sede del quartier generale avrà il coordinamento politico e tecnico dell’operazione”.