
Gli insegnanti oggi sono passivi soggetti ubbidienti a ogni riforma o a ogni novità governativa, e a differenza di un tempo, allorquando gli insegnanti per cultura politica erano reattivi e attivi, battaglieri e propositivi, non reagiscono mai, subiscono , al limite si lamentano sui social.
Oggi non sarebbero all’altezza di vagliare nessuna riforma o addirittura fare proposte. Non leggono neppure il loro Contratto di lavoro e le norme che li riguardano una volta approvate, ne abbiano avuto recentemente un esempio con la legge di bilancio 2025 che per la prima volta taglia gli organici e sancisce la regressione economica delle retribuzioni fino al 2030.
Gli insegnanti un tempo avrebbero fatto le barricate lo scorso autunno, a dicembre hanno scioperato poco più de 5% del personale
Gli insegnanti sembrano vivere sulla luna. Io sono molto pessimista sul futuro degli insegnanti italiani, la loro condizione professionale e retributiva peggiorerà e presto si metterà anche mano ai diritti contrattuali consolidati che generazioni di insegnanti ormai deceduti o in pensione hanno ottenuto con manifestazioni e scioperi, strumenti di lotta oggi aborriti dagli insegnanti che hanno interiorizzato l’idea che non si può fare nulla e che la loro condizione possa migliorare senza alcuna forma di lotta, per opera e virtù dello Spirito Santo.
Libero Tassella (Scuola Bene Comune)