Home Politica scolastica La riforma dovrebbe significare assumere gli insegnanti più bravi

La riforma dovrebbe significare assumere gli insegnanti più bravi

CONDIVIDI

E aggiunge: “Se Buona scuola non vuol essere un semplice slogan, deve portare qualità, e quindi il reclutamento dei docenti più formati e con maggiore esperienza, al di là dalla graduatoria di appartenenza. Renzi vuole invece ‘pescare’ gli insegnanti da un’unica lista, escludendo quelli bravi presenti nelle altre? Eviti allora di parlare di merito”.

La proposta del Carroccio, che sarà depositata i prossimi giorni a Palazzo Madama con gli emendamenti al ddl Buona scuola, prevede:

 

1. estensione del piano di assunzioni straordinario al triennio 2015-2018 (art. 10, comma 1);

2. costituzione di una nuova graduatoria provinciale (GP) per gli iscritti in seconda fascia GI, valida per il reclutamento, tramite incrocio delle graduatorie degli istituti su base provinciale (art. 10, comma 2);

3. inclusione degli iscritti della nuova graduatoria provinciale nel piano di assunzioni straordinario, con reclutamento tramite triplo canale per l’a.s. 2015-2016 (art. 10, comma 3);

4. abolizione delle graduatorie di merito concorsuali a partire dal 1 giugno 2016 (i cui eventuali vincitori residui confluiscono in terza fascia GAE);

5. abrogazione della graduatoria nazionale dei docenti (art. 10, comma 3);

6. abolizione delle GAE e della graduatoria provinciale a partire dal 1 settembre 2018, solo se esaurite (art. 10, comma 10);

7. provincializzazione della seconda e della terza fascia delle graduatorie di istituto a partire dal triennio di aggiornamento 2017-2020 (art. 10, comma 11);

8. indizione del concorso pubblico per gli abilitati e per i laureati che non rientrano nel piano straordinario di assunzioni (art. 10, comma 13).