
Sarebbe un insegnante di Tedesco di un istituto superiore della provincia di Napoli l’autore del post su Instagram con cui si augura “alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola”. Dalle agenzie di stampa trapela che i primi provvedimenti disciplinari nei confronti del docente saranno adottati già nella giornata di martedì 3 giugno: anche nella giornata di festa nazionale per la ricorrenza del Repubblica, il 2 giugno, i dirigenti ministeriali coinvolti nel caso dovranno quindi confrontarsi sui passi da intraprendere per sanzionare il docente.
A cosa va incontro ora il docente di Tedesco?
Ma cosa potrà accadere ora al docente? L’Ufficio scolastico regionale aprirà, con ogni probabilità, l’apertura di un procedimento disciplinare, a seguito dell’ipotesi di utilizzo dei social media da parte del docente in modo denigratorio. A quel punto, però, passeranno diversi giorni, non meno di 20, prima della convocazione del docente stesso, che in sede di confronto con l’Usr potrà farsi avvalere da un legale o da una persona di fiducia.
Quello che si può prevedere è che la convocazione del docente non potrà svolgersi prima del 22 giugno: solo dopo averlo audito, l’Ufficio scolastico regionale della Campania deciderà l’eventuale sanzione da comminare.
A meno che l’Usr non ravvisi la necessità o l’opportunità di sospendere da subito, quindi già dal 3 giugno, l’insegnante in via cautelare (anche per evitare che nella scuola di servizio dello stesso docente si vengano a determinare situazioni spiacevoli).
Valditara è stato chiaro
Non citando il post offensivo nei confronti della figlia della premier, il 31 maggio il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha tenuto a fare sapere che l’autorevolezza degli insegnanti passa per l’assunzione di comportamenti in linea con il ruolo centrale per l’educazione dei giovani. E che non si ammettono errori. Né a scuola, né fuori. E neanche sui social media.
Dopo avere ricordato che “la figura del docente è di straordinaria importanza nella formazione dei giovani”, d’ora in poi non potremo “più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il ministero sanzionerà quanti non sono degni di far parte della nostra scuola“. Sanzione che, nel caso dell’autore del post rivolto alla figlia di Giorgia Meloni starebbe arrivando in tempi record.