Le nuove indicazioni nazionali banalizzano le discipline scientifiche, preoccupati i docenti Stem: gli alunni non sono vasi da riempire – INTERVISTA alla prof Lanciano

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Le nuove indicazioni nazionali del primo ciclo prodotte dal Ministero si basano su “un impianto generale e riduttivo, che elimina la complessità del reale usando un linguaggio troppo semplicistico: rispetto alle discipline scientifiche siamo molto preoccupati”. Lo dice alla ‘Tecnica della Scuola’ la professoressa Nicoletta Lanciano, docente di didattica della matematica e delle scienze. A margine di un convegno svolto il 17 aprile alla Camera sulle linee guida predisposte dal ministero dell’Istruzione, la professoressa, oggi in pensione, sostiene che non terrebbero conto “dell’esperienza dei bambini e di quanto siano competenti: si tende, invece, quasi a colpevolizzarli”.

“Ma i bambini – sottolinea la prof – non sono dei vasi vuoti da riempire, hanno invece un loro fuoco e delle conoscenze del mondo, hanno soprattutto capacità di fare domande: i bambini chiedono sempre perché, perché?”.

Secondo la docente, quindi, queste indicazioni nazionali “non sono assolutamente di aiuto neanche per le famiglie” e nemmeno “per dare quella capacità d’ascolto del mondo reale, di aiuto allo sviluppo della curiosità di ciascuno, di collaborazione contro l’individualismo sfrenato”.

In linea generale, conclude la professoressa Lanciano, le Nuove indicazioni nazionali del primo ciclo “noi aiutano a guardare attorno, a cogliere tutte le diversità possibili che s’incontrano nella scuola, come luogo privilegiato di incontro di tutti, di diverse età, religioni, provenienze geografiche e culturali”.