
La lunga lontananza estiva dalle lezioni aumenta il rischio di povertà educativa e di dispersione scolastica: contro la possibile perdita di apprendimenti e competenze durante i tre mesi di pausa scolastica – quella che gli inglesi chiamano ‘summer learning loss’ – sono scesi in campo la Fondazione Agnelli e Save the children con il progetto Arcipelago educativo, il quale prevede azioni mirate a favore di studenti delle primarie e medie con situazioni di svantaggio, in particolare in territori più carenti di opportunità educative, non solo al Sud.
Le città quest’anno coinvolte dal progetto sono Aprilia, in provincia di Latina, Brindisi, Milano, Napoli, Palermo, Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, Torino e Venezia: per ogni studente sono previste 100 ore di intervento educativo, come attività laboratoriali e ludiche in piccoli gruppi, iniziative di outdoor education nella natura o in luoghi d’arte del territorio, più un tutoraggio personalizzato su obiettivi specifici.
Le attività sono svolte nelle scuole da cooperative sociali della rate di Save the Children, sempre sulla base di una progettazione realizzata in collaborazione con i docenti della scuola.
Come abbiamo avuto modo di scrivere, Arcipelago Educativo si distingue per la metodologia di intervento, basata sulla collaborazione con le scuole e le famiglie, e per l’adozione del progetto da parte di numerosi enti del terzo settore e istituti scolastici su tutto il territorio nazionale.
Quest’anno, la metodologia è stata adottata anche da 12 istituti comprensivi, 19 enti del terzo settore e 2 Punti Luce di Save the Children, coinvolgendo oltre 1.600 studenti.
Dal 2023 a oggi 27 istituti scolastici e 37 enti del terzo settore in tutta Italia hanno sperimentato la metodologia di Arcipelago Educativo, coinvolgendo oltre 4.600 bambini, bambine e adolescenti; dal 2023 a oggi 27 istituti scolastici e 37 enti del terzo settore in tutta Italia hanno sperimentato la metodologia di Arcipelago Educativo, coinvolgendo oltre 4.500 bambini, bambine e adolescenti.
Coloro che partecipano all’Arcipelago Educativo hanno la possibilità di partecipare a 2 mesi di apprendimento in Matematica e 3,5 mesi in Italiano. Sia gli studenti della scuola primaria, sia quelli della secondaria non solo hanno mantenuto i livelli raggiunti alla fine dell’anno scolastico, ma li hanno migliorati.
Tra gli ambiti in cui si è registrato l’effetto più rilevante spiccano la comprensione del testo la grammatica e l’aritmetica.
“Sono risultati – spiega Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli – che confermano sul piano scientifico ciò che già la nostra percezione del problema faceva immaginare e sperare: la perdita di apprendimenti durante l’estate si può contrastare efficacemente con azioni mirate, portando benefici soprattutto ai più fragili”.
“In questi sei anni, grazie al progetto insieme a Save the Children, alcune migliaia di ragazzi e ragazze ne hanno già tratto vantaggio. Restano ovviamente, però, una minoranza rispetto a coloro che ne avrebbero bisogno in tutto il Paese: in questo senso, Arcipelago Educativo definisce un modello che può essere di ispirazione per altri enti del terzo settore – come Con i bambini – e per il Ministero nell’ambito dei Piani estate”, ha concluso Gavosto.
Secondo Francesca Bilotta, responsabile Educazione e Povertà Minorile di Save the Children Italia, “il tempo estivo, in assenza di stimoli educativi adeguati può comportare una perdita negli apprendimenti e nelle conoscenze di studenti e studentesse, in particolare per bambine, bambini e adolescenti che vivono in contesti socioeconomici più fragili, dove la possibilità di vivere esperienze significative e stimolanti per l’apprendimento è scarsa o nulla”.
Un’altra indagine Fbk-Irvapp del 2023 rivela maggiore interesse e motivazione verso lo studio e miglioramenti nella capacità di socializzazione. Nelle testimonianze di studentesse e studenti emerge, in particolare, l’importanza di imparare divertendosi e dell’educazione all’aperto alternata all’attività didattica, e come le strategie socio-relazionali siano fattori determinanti nel favorire cambiamenti positivi.
Intanto, però, vi sono anche esperti di scuola e di didattica che sullo studio d’estate pongono più di qualche dubbio: tra loro figura, ad esempio, Italo Fiorin, indubbiamente uno dei più autorevoli pedagogisti italiani, secondo cui quando gli alunni sono in vacanza devono soprattutto pensare ad “apprendivertirsi”.