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Legge di Bilancio 2023, Barbacci (Cisl Scuola): “Sbagliato ricorrere agli scioperi, meglio negoziare con il Governo”

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In questi giorni, nelle varie regioni, sono in corso numerosi scioperi generali contro la Legge di Bilancio del Governo Meloni, come abbiamo ampiamente riportato. Alcune di queste manifestazioni sono state organizzate da Cgil, altre in maniera congiunta da Cgil e Uil. E Cisl Scuola?

La segretaria generale di Cisl Scuola, Ivana Barbacci, nel suo consueto video del martedì “Facciamo il punto”, pubblicato ieri 13 dicembre, ha spiegato il motivo per cui il suo sindacato non ha intenzione di scendere in piazza per protestare contro la manovra.

Modi diversi, obiettivi condivisi

“Non è la prima volta che i più grandi sindacati scelgono modi diversi per raggiungere obiettivi condivisi. Accade oggi per la manovra 2023, era già accaduto l’anno scorso con la finanziaria di Draghi. La Cisl considera sbagliato il ricorso allo sciopero e pensa che per ottenere la modifica alla legge di bilancio sia più efficace intensificare il confronto con Governo e forze politiche”, così ha esordito la Barbacci, spiegando che la Cisl non è sicuramente indifferente, anzi. Gli obiettivi della sigla sindacale sono assimilabili a quelli delle altre; è il modo con il quale si sta provando a raggiungerli che differisce.

“Il nostro segretario generale Luigi Sbarra ha detto che ciò è frutto di un pluralismo sindacale. Grandi organizzazioni, diverse per matrici culturali e politiche hanno fatto la storia del sindacalismo italiano. Non è sempre facile comporre modi diversi di intendere e praticare l’azione sindacale tra chi come la Cgil incarna un modello più antagonista e chi come la Cisl assegna più centralità al controllo e al negoziato”, ha continuato la segretaria, spiegando che Cisl Scuola reputa più fruttuoso negoziare con le varie parti.

“Cisl Scuola non è indifferente”

“Questo non per indifferenza o per equidistanza dai propri interlocutori, ma semplicemente per l’autonomia che deve sempre caratterizzare, secondo la Cisl, l’azione del sindacato. La partita della finanziaria si chiuderà in tempi molto stretti. La Cisl è fortemente impegnata a sostenere richieste di modifica su molti punti del testo. Siamo convinti che sia questa, più che lo sciopero, l’azione più utile e produttiva da portare avanti in questi giorni gli interessi che rappresentiamo. Una fatica alla quale non vogliamo sottrarci, forse in modo meno visibile del clamore di una protesta ma sicuramente molto più produttivo”, ha concluso Ivana Barbacci, sottolineando ancora una volta che l’azione della sua sigla sindacale sia magari più sommessa ma non per questo meno incisiva.