Home Politica scolastica Legge Stabilità: emendamenti dalla Sinistra per avere più soldi, supplenze e assunzioni

Legge Stabilità: emendamenti dalla Sinistra per avere più soldi, supplenze e assunzioni

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Più soldi per il rinnovo del contratto, sblocco delle supplenze ‘brevi’, delle assunzioni Ata e docenti d’infanzia: sono alcuni degli emendamenti alla Legge di Stabilità.

Autori degli emendamenti, in tutto 337, assieme a 12 ordini del giorno presentati alla Camera, sono stati i parlamentari di Sel assieme al gruppo unitario di Sinistra italiana, sottoscritti anche dai senatori della componente ‘L’altra Europa per Tsipras’.

“Proponiamo di aumentare le risorse per il rinnovo dei contratti del Pubblico impiego e per la Sanità. Il superamento, nella Scuola, del blocco delle sostituzioni del personale e lo sblocco delle assunzioni del personale Ata e dei docenti per le scuole dell’infanzia, un Piano straordinario triennale di assunzioni di ricercatori e docenti nell’Università”, spiegano la presidente del Gruppo Misto-Sel Loredana De Petris e il capogruppo in commissione Bilancio Luciano Uras.

Per il raggruppamento d’opposizione è poi “necessario un intervento immediato per fronteggiare l’emergenza abitativa”.

 

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Inoltre, “come Sel abbiamo presentato al Senato 337 emendamenti alla legge di stabilità e 12 odg, preparati con il gruppo unitario di Sinistra italiana alla Camera e che intendono correggere un impianto iniquo e ricalcato sulle scelte di governi di centrodestra”.

“Per quanto riguarda la tassa sulla casa – dicono – proponiamo in intervento selettivo sulla Tasi. Dalla detrazione deve essere escluso il 10% dei valori catastali più alti, il che permetterà di recuperare il 37% degli introiti, pari a 1,37 miliardi sul totale di 3,7 miliardi, da impiegarsi in misure di Contrasto alla povertà. Sul fronte fiscale bisogna mantenere il tetto dei contanti a 1000 euro. Proponiamo di portare l’aliquota contributiva sulle partite IVA al 24% e una revisione normativa per i contribuenti minimi”.

“E’ urgentissimo – aggiungono – un programma di investimenti e devono essere varati un Piano per il lavoro, centrato sui Comuni e sulle piccole opere e un Piano per la rinascita del Mezzogiorno che destini al Sud il 45% degli investimenti pubblici”. 

 

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