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Max Felicitas, il porno attore a scuola per parlare di bullismo, è polemica: docente pronta a dimettersi dal consiglio d’istituto

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Di nuovo polemica attorno all’ospitata, in un’assemblea d’istituto di una scuola della provincia di Livorno, di Max Felicitas, pornoattore, per parlare di bullismo. I genitori sarebbero rimasti inorriditi e una docente starebbe minacciando di abbandonare il consiglio d’istituto.

Come riporta Il Corriere della Sera, l’evento, sottolineano i docenti, non sarebbe stato pubblicizzato attraverso i consueti canali scolastici. Molti professori e genitori avrebbero saputo solo a cose fatte che Felicitas – nome nella vita reale Edoardo Barberas – sarebbe stato ospite.

“Non ne sapevamo niente, se avessimo saputo avremmo valutato se far partecipare i nostri figli”, hanno commentato molti genitori allibiti. Felicitas, più che per la sua carriera, viene contestato da docenti e genitori per il tipo di messaggi che manda e il linguaggio che usa. 

I chiarimenti della dirigente scolastica

Lui, dal canto suo, minimizza: “Non ho avvertito alcuna maretta, abbiamo avuto un bellissimo scambio di opinioni, è stato un bellissimo momento di dailogo volto alla conoscenza e al confronto. La scuola, d’altra parte, è un presidio di cittadinanza imprescindibile per la democrazia ed oggi ne ho avuto un bell’esempio”.

“Sono stati i ragazzi a proporre l’incontro al consiglio di istituto – ha chiarito poi la dirigente al Tirreno – i membri si sono confrontati e il consiglio, organo sovrano, a larga maggioranza ha voluto l’incontro con l’associazione No Bullying Area. La scuola accoglie ogni tipo di confronto al di là dei pregiudizi perché i ragazzi possano formare le loro idee sulla base di punti di vista diversi. Il mondo del porno è conosciuto dai ragazzi, ma in questo incontro non si è parlato dei film bensì di temi seri come il bullismo, il cyberbullismo ed il revenge porn. Temi versi i quali i ragazzi hanno manifestato particolare attenzione e coinvolgimento”.

L’evento annullato a Gallarate

L’annullamento dell’incontro con il porno attore Max Felicitas presso un’istituto di Gallarate, qualche mese fa, ha sollevato un acceso dibattito tra libertà educativa e opportunità formativa. L’uomo si è anche incatenato davanti l’istituto per protesta. L’evento, inizialmente previsto per affrontare il tema dell’educazione all’affettività con gli studenti, è stato bloccato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, scatenando reazioni contrastanti.

Da un lato, alcuni hanno interpretato la decisione come una forma di censura che richiama dinamiche del passato. Secondo questa visione, impedire un confronto su temi di grande attualità con figure anche controverse significherebbe privare gli studenti di un’opportunità di crescita critica e consapevole. Tra i sostenitori di questa posizione c’è chi sottolinea che la scuola dovrebbe essere un luogo di dialogo aperto, capace di affrontare argomenti complessi senza pregiudizi.

Dall’altro lato, la Sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha difeso la scelta dell’Ufficio Scolastico Regionale, definendola non una censura, ma una decisione dettata dall’inopportunità di coinvolgere esponenti dell’industria pornografica in attività formative rivolte a studenti, alcuni dei quali minorenni. Frassinetti ha evidenziato come la scuola debba garantire un’educazione all’affettività che promuova il rispetto reciproco e la lotta agli stereotipi di genere, evitando che messaggi potenzialmente fuorvianti possano interferire con il percorso educativo.