Home Attualità Minacce e insulti ai bimbi, maestra a processo: “Torna al tuo posto...

Minacce e insulti ai bimbi, maestra a processo: “Torna al tuo posto o ti stacco un orecchio”, le frasi intercettate

CONDIVIDI

Una maestra di una scuola primaria della provincia di Como è finita sotto processo con l’accusa di aver minacciato e insultato i suoi alunni di terza elementare. Lo scrive Fanpage, che riporta anche le orribili parole che la donna avrebbe rivolto ai bambini.

Le frasi orribili che la docente avrebbe pronunciato

“Siete cattivi, siete ignoranti, piangete e poi dite che è colpa mia”. A uno di loro avrebbe anche detto: “Sei un ignorante… torna al tuo posto o ti stacco un orecchio”. La donna è a processo con l’accusa di abuso di mezzi di correzione.

Le intercettazioni

Le indagini hanno documentato gli episodi attraverso immagini e intercettazioni ambientali. La vicenda è cominciata nel 2022, quando i genitori, preoccupati da alcuni racconti riferiti dai bambini, hanno chiesto un colloquio alla maestra. La donna aveva rimandato l’appuntamento diverse volte e poi li aveva ricevuti affiancata da un’altra insegnante.

Insoddisfatti dalle risposte ottenute e preoccupati per la situazioni, i genitori avevano deciso di denunciare la maestra ai Carabinieri. Erano così partite le indagini, mentre la direzione scolastica aveva fatto in modo che le lezioni della maestra avvenissero a porte aperte e sempre in presenza di un altro insegnante.

Le telecamere installate dai Carabinieri avevano ripreso la maestra avvicinarsi a un bambino e rimproverarlo urlandogli a pochi centimetri dal viso. Per la donna era stato quindi emesso nel 2023 un decreto penale di condanna con il pagamento di 2400 euro, che lei però ha rifiutato. Per questo la maestra è finita davanti al giudice per l’udienza preliminare che ha rifiutato la richiesta di messa alla prova da lei presentata e l’ha rimandata a giudizio con l’accusa di maltrattamenti.

LEGGI ANCHE: La prof arrestata per abusi nega: “Ho la coscienza pulita, accusata solo dopo la sospensione”, vicepreside contro i genitori