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“Mio figlio è autistico: compiendo 18 anni per lo Stato sarà un fantasma”

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Mio figlio è autistico, ma a 18 anni per lo Stato non lo sarà più: è forte la denuncia di Gianluca Nicoletti, scrittore e giornalista di Radio 24.

Il 30 gennaio ha rilasciato delle dichiarazioni che faranno discutere: suo figlio Tommy, affetto da autismo, il 26 febbraio diventerà maggiorenne e quel giorno per le istituzioni pubbliche diventerà un ‘fantasma’. Per quel giorno, ha detto, sarà troppo grande per la scuola, per essere ancora accettato nei centri diurni, per essere seguito dagli specialisti che lo hanno avuto in cura, come i neuropsichiatri infantili, ma ‘sconosciuto’ agli psichiatri.

Tuttavia da gestire come un bambino, a rischio di solitudine e inattività e con una patologia che, attraverso un ‘ginepraio’ complicato, rischia di dover essere dimostrata di nuovo per poter vedere garantito quanto previsto della legge 104 del 1992 sull’assistenza alle persone con handicap.

 

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“Tommy compie 18 anni il 26 febbraio e a tutti gli effetti non sarà più considerato un autistico. Entra nel limbo dei fantasmi, di quelli che qualche psicanalista d’antàn chiama’ i post autistici’ – scrive Nicoletti – c’è da mettersi le mani nei capelli: io per casa ho ancora a tutti gli effetti un bambino da sorvegliare come se avesse tre anni, anche se è alto due palmi più di me e pesa 90 chili. Al Caf poi mi hanno ricordato l’aspetto più ridicolo: non è più autistico quindi dovrò nuovamente rifare tutta la trafila per la 104 che scade.

Spero davvero che non sia così, c’è da spararsi”. Ma, quasi una ‘provocazione’, “il primo atto spiega all’Ansa “sarà festeggiare il compleanno di Tommy non più autistico, in una location che stiamo cercando”.

“Quelle del compleanno saranno anche le prime scene di un docufilm sull’autismo che stiamo girando” aggiunge.

“Il mio vuole essere un pungolo soprattutto alle famiglie- conclude – bisogna inventarsi qualcosa. Penso ad esempio all’idea che alcune possano consociarsi in piccoli gruppi, mettendo insieme contributi pubblici e beni da dare ai figli per offrire un futuro dignitoso nel ‘dopo di noi'”.

Ricordiamo che Nocoletti si batte da tempo per l’attuazione di una nuova legge sull’autismo, in grado di tutelare i diritti dei tanti giovani e adulti che ne sono affetti.

 

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