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Organici 2025/26: le indicazioni del Ministero agli uffici regionali confermano i 5.660 posti comuni in meno e i 1.866 di sostegno in più

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Definite le Dotazioni Organiche del Personale Docente ed Educativo per l’Anno Scolastico 2025/2026
Con la nota indirizzata ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali datata 17 aprile 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diramato le istruzioni operative per la determinazione dell’organico del personale docente e educativo per l’anno scolastico 2025/2026.
In linea con la legge 30 dicembre 2021, n. 234, verranno adottati due distinti decreti del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Il primo decreto definirà, per l’a.s. 2025/2026, il fabbisogno di personale docente, regionale e nazionale, includendo quello destinato all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria per le classi quarte e quinte. Verrà inoltre stimato, a livello regionale e nazionale, il numero delle classi quarte e quinte in cui sarà attivabile tale insegnamento, con il relativo limite massimo di posti.
Verrà definita anche la previsione della quota massima dell’organico del personale docente da destinare alle classi costituite in deroga alle dimensioni stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, ripartita per regione. Gli Uffici Scolastici Regionali dovranno attuare queste disposizioni nei limiti delle risorse finanziarie e strumentali disponibili e a invarianza di dotazione organica complessiva. Sarà loro compito verificare i dati comunicati dalle scuole per l’educazione motoria e comunicare, tramite il SIDI, le classi in deroga, specificando la motivazione.
Il Ministero ricorda che, in applicazione della legge n. 207 del 2024, l’organico dell’autonomia è stato ridotto di 5.660 unità (posti comuni), suddivise regionalmente in base al calo percentuale degli alunni. I posti per l’educazione motoria e per le classi in deroga rientrano nel contingente dei posti comuni e di potenziamento dell’organico di diritto.
Il secondo decreto interministeriale definirà gli indicatori per individuare le scuole in cui sarà possibile autorizzare la deroga alle dimensioni delle classi, tenendo conto di status sociale, economico e culturale, spopolamento e dispersione scolastica. Anche in questo caso, i posti autorizzati rientreranno nel contingente complessivo dei posti comuni e di potenziamento.

Disposizioni Specifiche per i Diversi Ordini e Gradi di Istruzione

• Scuola dell’Infanzia.
Viene confermato il modello orario di 40 ore settimanali, elevabile o riducibile su richiesta delle famiglie.
• Scuola Primaria.
L’organico delle classi a tempo normale è determinato sulla base di 27 ore settimanali. È possibile attivare il modello a 24 ore con un minimo di 15 alunni per classe. L’insegnamento dell’inglese è generalizzato, con possibilità di posti per docenti specialisti solo in caso di necessità. Le pluriclassi devono essere attivate solo in caso di assoluta necessità.
• Scuola Secondaria di I Grado.
Sono previsti modelli orari di 30 ore (tempo normale) e 36 ore (tempo prolungato), elevabili fino a 40. Le classi a tempo prolungato richiedono strutture e servizi idonei.
• Scuola Secondaria di II Grado.
L’organico è determinato in base alle classi di concorso definite dai decreti ministeriali vigenti. Viene data priorità alla tutela dei docenti titolari e alla continuità didattica. È possibile costituire cattedre con orario superiore alle 18 ore solo per salvaguardare i docenti soprannumerari.
• Istruzione degli Adulti (CPIA).
La dotazione organica è definita in relazione all’assetto didattico e organizzativo e alla serie storica degli alunni scrutinati.
• Posti di Sostegno.
La dotazione organica è stata incrementata di 1.866 unità. Gli Uffici Scolastici Regionali, in accordo con le Regioni e gli Enti locali, individueranno modalità di equilibrata distribuzione delle risorse.

La nota fornisce inoltre indicazioni specifiche per le scuole in aree sismiche, le scuole con insegnamento in lingua slovena e le istituzioni educative. I Dirigenti degli Uffici Scolastici Regionali dovranno avviare tempestivamente le operazioni di propria competenza, tenendo conto delle complesse fasi e procedure necessarie per il corretto avvio del prossimo anno scolastico.