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Organici: altri 15.100 posti con la manovra finanziaria

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La legge di conversione del decreto 50 in materia finanziaria è stata approvata nei giorni scorsi alla Camera con una importante modifica: con l’emendamento inserito all’ultimo momento è stato infatti aggiunto l’articolo 22 ter sugli organici di fatto.

L’articolo aumenta la disponibilità del Fondo destinato all’incremento  dell’organico dell’autonomia per il quale la legge di stabilità per il 2017 prevedeva 140 milioni sul bilancio 2017 e 400 a decorrere dal 2018.
Dopo le verifiche effettuate con il MEF era però emerso che con l’importo disponibile le assunzioni sarebbero state decisamente meno di 15mila. A questo punto è arrivato l’emendamento che aumenta gli stanziamenti a partire dal 2017 secondo questa progressione

2017 40,7
2018 132,1
2019 131,6
2020 133,8
2021 136,7

 

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L’incremento  dell’organico  – si legge nella relazione illustrativa – avviene  in  misura  corrispondente  ad  una  quota  di  posti derivanti dall’accorpamento degli spezzoni di orario aggregabili, fino a formare una cattedra o un posto interi,  anche  fra  più  scuole. 
In  base  alla  relazione  tecnica  che  accompagna l’emendamento,  il  Fondo  così incrementato sarà sufficiente a coprire le spese per incrementare l’organico di 15.100 unità.

Il provvedimento prevede anche che, a partire dal 2018/2019, le risorse potranno essere re-incrementate, con la legge di bilancio, in misura proporzionale alle riduzioni ora previste, in relazione ai risparmi derivanti dall’eventuale riduzione del numero effettivo di supplenze fino al termine dell’attività didattica (30 giugno).

Resta tuttavia fermo – chiarisce la legge – che la spesa per supplenze brevi del personale docente e ATA, al lordo degli  oneri  sociali  a  carico  dell’amministrazione  e  dell’imposta  regionale  sulle  attività  produttive, non potrà superare l’importo di 565 milioni di euro annui.