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Paritarie, il Pdl crea un gruppo di studio per difenderne i diritti

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In attesa degli ispettori per le scuole paritarie, introdotti con la legge n. 62/2000 per controllare anomalie, carenze e irregolarità nell’organizzazione e nel funzionamento di questi istituti ma di cui non si hanno notizie, il Pdl istituisce un gruppo di studio sulla parità scolastica con il preciso scopo di “far conoscere il sistema delle scuole paritarie e il loro valore”. Il gruppo – composto da rappresentanti delle Associazioni nazionali dei Gestori (Aninsei, Cdo-Foe, Confap, Fidae, Filins, Fism), dei Docenti (Aimc, Diesse, Ucim), dei Genitori (Age, Agesc,) e degli Studenti (Msc) – è stato annunciato il 12 luglio da Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola del Pdl.
I motivi dell’iniziativa sono spiegati dalla stessa Centemero: il Pdl, spiega, è sempre stato “in prima linea nella difesa del sistema scolastico di istruzione e formazione integrato, che comprende le scuole pubbliche statali e paritarie e che, sebbene in vigore dal 2000, non è ancora del tutto compreso e apprezzato, come ha dimostrato, da ultimo, il recente referendum che si è tenuto a Bologna”.
“Dal gruppo – continua ancora responsabile nazionale Scuola del Pdl  – emergeranno spunti importanti sulla Libertà di scelta educativa della famiglia, sulla Libertà di insegnamento e sul Pluralismo educativo. Principi che ho sempre difeso e che continuerò a tutelare. Al termine della riunione odierna, sono state individuate alcune priorità concrete su cui ci confronteremo con il sottosegretario Toccafondi”.
Sulle paritarie rimane in atto una forte polemica: da una parte i difensori più convinti della scuola pubblica vorrebbero eliminare del tutto i circa 230 milioni di euro l’anno che lo Stato invia a questi istituti per supportarli nell’organizzazione di base; dall’altro i loro gestori reclamano maggiori fondi, poiché quelli che arrivano risultano insufficienti.