Home Università e Afam Per il diritto allo studio niente risorse in più per il 2016

Per il diritto allo studio niente risorse in più per il 2016

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Nella legge di stabilità manca del tutto il diritto allo studio, contrariamente all’ipotesi di un intervento sostanzioso di almeno 100 milioni per garantire una borsa di studio a tutti gli idonei, cancellando per sempre il fenomeno tutto italiano degli idonei (cioè studenti con tutti i requisiti) senza borsa. Il nuovo Isee inoltre di fatto sta escludendo molti vecchi beneficiari dell’anno passato a goderne anche quest’anno.

Il Miur si è scontrato infatti contro il muro alzato dall’Economia e da Palazzo Chigi e ha dovuto di fatto rinunciare a qualcosa rispetto alle sue richieste sacrificando le borse di studio. Intanto però gli studenti sono già sul piede di guerra mentre oggi si riunisce per la prima volta il tavolo tecnico al Miur con Regioni e studenti sulla questione dell’Isee e delle borse di studio. Una riunione che non si annuncia facile viste le reazioni delle principali associazioni studentesche.

Infatti per l’Udu non sono previsti fondi per il diritto allo studio, «essenziali alla luce della riforma dell’Isee che vede sempre meno studenti accedere ai servizi e alle borse». «Restiamo increduli che il Governo, dopo essersi riempito la bocca per mesi sulla necessità di garantire il diritto allo studio, non abbia previsto nuove risorse per le borse di studio universitarie, nonostante le carenze storiche del sistema e del nuovo processo di esclusione messo in atto dalle nuove modalità di calcolo dell’Isee».

«Questa legge di stabilità- sembra essere aria fritta per il mondo dell’Università e della ricerca: una gigantesca presa in giro a partire dal tema del precariato e del reclutamento di nuovi docenti, ridotto al torneo internazionale per 500 docenti e all’assunzione di 1.000 ricercatori».

Critiche anche le associazioni degli studenti delle scuole: «Mesi fa contestavamo l’idea che quella delega non prevedesse nessun finanziamento immediato: il governo ci rispose che con l’approvazione della legge di stabilità si sarebbe fatto carico di compiere gli investimenti necessari. Oggi abbiamo la certezza che probabilmente non sarà prevista nessuna risorsa sul diritto allo studio per garantire che le regioni possano erogare dei livelli essenziali delle prestazioni sufficienti».

«Sulla scuola nessun finanziamento sul diritto allo studio. Il tavolo al ministero su questa delega alla legge Buona Scuola è inutile perché privo di finanziamenti».