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“Progetto Blueline” per l’istruzione tecnica e professionale

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Le più recenti norme in materia di istruzione tecnica e professionale (riordino degli Istituti Tecnici e Professionali – Linee Guida dei Nuovi Tecnici e dei Nuovi Professionali – D.P.R. 15 marzo 2010, n° 87 e 88, nell’art. 52 Legge 35/2012) pongono l’esigenza di elaborare una nuova visione strategica per collegare organicamente filiere produttive e filiere formative, attraverso nuovi modi di lavorare nella scuola e di interagire con i territori.

A tal riguardo con il progetto Blueline, avente come soggetto proponente l’USR Liguria, ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere l’innovazione e il miglioramento del sistema scuola e vede nella progettazione europea un’importante opportunità di scambio di culture e di modelli operativi da diffondere per la crescita delle singole istituzioni e del sistema nel suo insieme.

Con il progetto si vuole:

  • offrire ai Responsabili della formazione/istruzione tecnica e professionale, sia iniziale sia continua, una possibilità di informazione/ formazione che abbia una ricaduta in termini di attualizzazione dei contenuti  didattici, attraverso la produzione di specifiche Unità di Apprendimento;
  • favorire la creazione di sinergie, sia tra indirizzi di studio diversi ma che possono essere complementari, sia tra soggetti pubblici e privati, istituzioni, enti, associazioni, ecc., in modo da dare una risposta al forte disallineamento che attualmente esiste tra filiere formative e filiere produttive;
  • dare risposta ad una moderna concezione della professionalità che richiede, oltre al possesso delle competenze tecniche, competenze comunicative e relazionali come, per esempio, il saper collegare la  propria cultura tecnico-professionale alle altre culture, il saper riflettere sulla natura del proprio lavoro, assumendo atteggiamenti responsabili, tesi al miglioramento continuo; 
  • sviluppare professionalità affidabili nei confronti del territorio, dello sviluppo sostenibile dell’ambiente, luogo di vita e di lavoro , ponendosi come “ambasciatori” della cultura dell’innovazione e dell’attitudine al cambiamento.