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Prove Invalsi 2019, per il M5S devono essere facoltative. L’on. Gallo (M5S): mappano solo i guasti, entro luglio risoluzione d’indirizzo

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Le prove Invalsi non devono essere più obbligatorie: ogni scuola, attraverso i suoi organi collegiali, deve avere facoltà di decidere se farle fare ai propri alunni o meno. A sostenerlo è Luigi Gallo (M5S), nel giorno della pubblicazione dei dati Invalsi 2019, commentati per La Tecnica della Scuola dal presidente Invalsi, la dottoressa Anna Maria Ajello,

“Non si lavora alle soluzioni”

Secondo l’on. Luigi Gallo, che con questa legislatura ha acquisito il ruolo di presidente della Commissione Cultura della Camera, “le valutazioni da sole non bastano se non si attiva un processo di miglioramento. Da 20 anni si mappano i guasti, senza però lavorare alle soluzioni”.

“È necessario – ha continuato – investire più risorse per sviluppare dei processi di miglioramento, per esempio rafforzando l’azione di Istituti di ricerca come Indire a cui va dato un ruolo cardine nella formazione e nella promozione concreta di processi di miglioramento della scuola”.

Entro fine mese un documento ufficiale del M5S

Poi Gallo annuncia che il Movimento 5 Stelle si muoverà presto per tentare di cambiare l’attuale assetto che regola il sistema di valutazione, prove Invalsi incluse.

“Entro luglio – ha dichiarato il parlamentare pentastellato – presenteremo in Commissione Cultura una nostra risoluzione di indirizzo su questo tema: fulcro del nostro documento sarà anche eliminare l’obbligatorietà delle prove Invalsi e lasciare alla singola scuola la libertà di svolgerle”.