Home Attualità Registro elettronico, i prof sono affezionati alla carta, soprattutto al Sud

Registro elettronico, i prof sono affezionati alla carta, soprattutto al Sud

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Interessante sondaggio promosso da Skuola.net per verificare il ruolo del registro elettronico all’interno delle aule scolastiche. Sono tanti – in base alla web survery realizzata – i professori che ancora non abbandonano il cartaceo e affiancano la tecnologia alla tradizione. 

 

NORD AVANTI, SUD INDIETRO – Mentre il Nord sembra ben avviato verso il futuro, il Sud deve recuperare terreno. La stragrande maggioranza delle classi lo usa quotidianamente: per il 55% degli intervistati ha completamente rimpiazzato quello cartaceo (al Nord si va oltre quota 70%), per un altro 26% ancora ‘convive’ con quello tradizionale.

Solo nel 19% dei casi – meno di 2 su 10 – non ha fatto breccia. Ma non bisogna adagiarsi: al Sud il 45% degli studenti racconta di essere rimasto ancorato al passato.

Va detto che la maggior parte degli studenti – il 58% – sostiene che il docente lo compila personalmente e un altro 18% che il compito viene delegato solo di rado. Ma un quarto di loro – il 24% – dice che sono gli stessi ragazzi a mettere mano al registro, su richiesta degli insegnanti.

 

FAMIGLIE – Il numero dei genitori che consultano il registro elettronico cresce ma non abbastanza. Rispetto al 2016 si segnala un incremento del 3% tra chi entra di frequente nel sistema informatico scolastico: il 47% degli studenti intervistati affermano che i propri genitori lo controllano spesso, il 32% ogni tanto. Al Nord sono quasi 9 su 10 – l’87% – ad essere seguiti dalle famiglie riguardo l’andamento scolastico tramite tecnologie. Al Sud, invece, più di 1 su 3 – il 35% – ha genitori che continuano a preferire un dialogo faccia a faccia con i professori per rimanere aggiornati sui progressi dei ragazzi.