Home I lettori ci scrivono Registro elettronico: molti nodi stanno arrivando al pettine

Registro elettronico: molti nodi stanno arrivando al pettine

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Il problema del registro elettronico sta facendo emergere una volta di più lo scollamento esistente tra famiglie e scuole. Spesso molti genitori parlano senza conoscere pienamente tutto ciò che ruota all’interno della scuola.
Il registro elettronico è uno di questi casi.

Molti genitori non sanno che il registro elettronico di fatto è stato subito in primis dai docenti.
Dopo l’approvazione della legge sulla dematerializzazione il governo avrebbero dovuto emanare i decreti applicativi che dovevano regolare e introdurre legalmente l’uso del registro elettronico.
Questi decreti applicativi non sono stati mai emanati da nessun governo per cui il registro elettronico come è stato anche sentenziato da alcune sentenze di tribunale è subito ma non è obbligatorio. Possiamo dire che ormai la prassi ne ha decretato l’uso.

In passato sono stati gli stessi genitori a dichiarare la loro volontà di preferire il registro elettronico a quello cartaceo.
Gli stessi genitori che tanto rumore stanno facendo non sanno che la quasi totalità dei docenti usa i propri strumenti per connettersi al registro elettronico.
Molti genitori ignorano o fanno finta di ignorare che altri genitori difendono a spada tratta il registro elettronico pretendendo che i docenti inseriscano in tempo reale i compiti assegnati, le valutazioni e le eventuali note.

Questi genitori ciedono pretendono che i compiti non vengano dettati in classe nonostante i figli siano in possesso di un diario da loro stessi acquistato.
Cosa dovranno farsene del diario non è dato sapere. 
Come tutte le cose, anche il registro elettronico nasconde degli altri aspetti che fino ad ora non sono stati presi in considerazione dai genitori o non vogliono essere presi in considerazione dagli stessi.
Quando alla fine dell’anno scolastico fioccano i ricorsi al Tar per le bocciature dei loro pargoli spesso si adduce la giustificazione da parte dei genitori che la scuola non ha segnalato le carenze dei propri figlioli.
Il registro elettronico in questo caso viene in soccorso all’istituzione scolastica.

È proprio grazie al registro elettronico che in molti casi i giudici dei vari Tar non hanno accolto il ricorso spiegando ai genitori che le comunicazioni della scuola sono anche quelle che avvengono attraverso il registro elettronico e che è loro dovere prenderne visione.

In molti casi si tratta di genitori che per la scuola, durante tutto l’anno, sono stati dei fantasmi che non si sono mai materializzati ma spuntano come funghi solo dopo lo scrutinio finale. 

Molto probabilmente alcuni di questi genitori che in questi periodi stanno protestando contro questo strumento o sono in buona fede perché non conoscono questi aspetti o nella peggiore delle ipotesi sono in malafede perché vorrebbero l’abolizione del registro elettronico per poter utilizzare la mancata comunicazione delle carenze dei propri figli per poi ricorrere ai giudici.

In ultimo, come sempre accade quando non c’è trasparenza, questi genitori dimenticano di citare quanti loro colleghi scrivono, anche in giorni festivi e ad ogni ora del giorno e della notte, ai docenti attraverso il registro elettronico pretendendo risposte immediate. 
Ricordo a questi genitori che ci sono state situazioni in cui lo stesso DS è stato costretto ha dovuto emanare una circolare spiegando che i genitori non possono pretendere risposte immediate e in qualsiasi giorno e ora.

Mario Lorenzo