Home Politica scolastica Renzi: chi non si digitalizza è l’analfabeta moderno

Renzi: chi non si digitalizza è l’analfabeta moderno

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“Se tu hai tutti gli strumenti e non li sai leggere, sei l’analfabeta della contemporaneità: ecco perché bisogna riportare al centro la parola educazione”.

A dirlo è stato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla Reggia di Venaria, la residenza sabaudia alle porte di Torino, per il primo Digital Day italiano.

Secondo Renzi, il Digital day che arriva anche in Italia, rappresenta l’occasione per lanciare un nuovo patto sui temi del digitale e dell’innovazione: un ‘New Deal’, con un centinaio di punti, “tutte cose concrete da fare nei prossimi 24 mesi”.

 

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Indubbiamente, per molti insegnanti di ruolo ancora non “digitalizzati”, l’occasione per farlo, conoscendo da vicino le straordinarie possibilità fornite dal digitale e dall’on line, è stata fornita dal Governo attraverso principalmente il bonus da 500 euro, previsto dalla Legge 107, assegnato il mese scorso. 

Dopo aver ribadito che “Il futuro è l’educazione”, il premier ha anche tenuto a sottolineare che il suo Governo, approvando ‘La Buona Scuola’, ha “fatto la prima misura contro la povertà educativa mai realizzata all’interno di un sistema istituzionale italiano”.

Renzi ha tenuto poi a dire che “la scuola è il luogo per eccellenza per potere sconfiggere la povertà educativa, per vincere la scommessa educativa e dare la possibilità di avere lo stesso punto di partenza”.

“Una delle conseguenze della digitalizzazione è che l’evasione fiscale sarà ridotta a zero”, ha poi dichiarato il premier.

 

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