Home I lettori ci scrivono Renzi e Giannini: prove di smantellamento della scuola pubblica

Renzi e Giannini: prove di smantellamento della scuola pubblica

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Il duo (comico?) Renzi-Giannini, è stato capace di smantellare la scuola pubblica italiana, nemmeno la Gelmini o altri prima di loro sono stati capaci di tanto dilettantismo sfrenato nell’affrontare i problemi seri della scuola.

Il loro intento è solo quello di tagliare, tagliare e solo tagliare, usando gli insegnanti come bancomat, in realtà la politica scolastica di Renzi si può sintetizzare cosi:togliere ai poveri per dare ai ricchi, Renzi rappresenta la classe borghese reazionaria, fautrice dell’ultra liberismo capitalistico malsano e classista, se a Renzi stava davvero a cuore la scuola pubblica, non doveva nominare la giannini ministra dell ‘istruzione, una signora che è l ‘espressione della casta italiana, e che di scuola pubblica poco o nulla sa, è evidente invece il suo (della Giannini) impegno a favore delle scuole private, altro che scuola pubblica.

Parlano di merito e di carriera in modo falso, usano questi concetti solo come paravento,solo per giustificare in modo ignobile, altri tagli solo per l’istruzione, bloccando di fatto contratto e togliendo gli scatti di anzianità agli insegnanti, questo si che è anticostituzionale, mentre il signor Renzi nulla ha fatto contro gli sprechi veri, contro i privilegi, contro i mega stipendi e le mega pensioni d’oro etc.

La colpa di tutto questo stato di cose è solo degli insegnanti, che per l ‘ennesima volta si fanno trattare come schiavi impauriti senza reagire, (altre categorie dello stato, hanno giustamente fatto la voce grossa contro blocco contratto stipendi…vedi polizia) aspettando che si compie il tragico destino di una categoria ormai proletarizzata e avvilita,questo governo senza ispirazione e senza una visione della società, sta solo facendo la volontà dei poteri forti europei: perseguire la filosofia di essere forte con i deboli e deboli con i forti, in questa società ultra-liberista, a cui Renzi si ispira felice, ormai i diritti per i deboli sono solo una questione marginale, i diritti valgono esclusivamente per i forti, gli altri si arrangino.