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Renzi non può fare il ‘berluschino’: i suoi gruppi parlamentari sono di Bersani

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Il premier governa con gli eletti di Bersani, basta vedere il caos della riforma della scuola. Così Renato Brunetta, capogruppo Forza Italia alla Camera, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

Per l’ex ministro della Funzione Pubblica, il taglio del fisco “finirà come con la riforma della scuola: annunci, roboanti, che in autunno si trasformano in caos”. “Questo perché – dice Brunetta -, come dimostrano le proteste che già si levano a sinistra, Renzi non può fare il ‘berluschino’ proponendo provvedimenti ispirati a politiche di centrodestra: non ha né la copertura economica, né quella politica, ideologica e culturale. I suoi gruppi parlamentari infatti sono quelli di Bersani, eletti su altri programmi, non lo seguono”.

A proposito della possibile ripresa del dialogo, ”sulle riforme il mio partito è granitico: o si cambiano simultaneamente legge elettorale con il premio alla coalizione e Senato rendendolo elettivo, o non ci si siede a nessun tavolo”, dichiara Brunetta, che esclude un salvataggio dei verdiniani.

 

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“Per ogni voto politicamente acquisito o comprato da Renzi, due voti del suo gruppo pd al Senato passano all’opposizione. I voti della minoranza pd sono diventati 28. La coperta è corta”. Quanto all’eventuale passaggio di altri parlamentari forzisti al gruppo di Verdini, “forse ci saranno sorprese al contrario a breve”.

“La situazione ad oggi vede un’economia italiana che continua ad andare male in un’Europa anemica. Speranze di ripresa significativa non ce ne sono. In questo quadro, spazi creativi per tagli fiscali non ce ne sono. Chi dice il contrario imbroglia o illude. Sono solo chiacchiere d’agosto”, conclude Brunetta.

 

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