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Salvaguardia dell’insegnamento della Geografia

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Il Coordinamento Nazionale SOS Geografia ha inviato un documento al Governo e alle competenti Commissioni parlamentari in cui rileva diverse e profonde criticità relative agli insegnamenti di “Geografia” – Indirizzi Amministrazione, Finanza, Marketing (AFM) e Turismo degli Istituti Tecnici – nell’attuale formulazione della nota 6753 del 27 febbraio 2015.

Come è noto, l’insegnamento di Geografia presso il biennio degli istituti tecnici è ancora una volta soggetto ad attribuzione atipica; ma l’atipicità aveva finito per scollare gli insegnamenti dalla specificità dei profili dei docenti a cui erano affidati, dal profilo in uscita degli studenti a cui erano destinati, e – cosa ben più grave – a stravolgere in modo duraturo le piante organiche provinciali, con l’attribuzione di più ore atipiche alle classi di concorso più numerose, con un meccanismo perverso di causazione circolare cumulativa che si autoalimenta: l’attribuzione degli insegnamenti resta tale in OD anche quando sia venuta meno l’esigenza di salvaguardia della titolarità e determina i trasferimenti e le immissioni in ruolo. In conclusione, chi è più numeroso “prende tutto”, salvo poi dare vita a ulteriori situazioni di esubero, che richiedono salvaguardia, e così via.

Negli anni passati il Miur, avuta contezza della situazione di squilibrio a cui l’atipicità aveva dato vita, era corso ai ripari tutelando la specificità dell’insegnamento di “Geografia” presso i bienni degli istituti tecnici (nota 679 del 5 maggio 2012); tuttavia il prossimo anno scolastico il Coordinamento Nazionale SOS Geografia rileva che non vi è traccia di alcuna forma di salvaguardia della specificità dell’insegnamento in questione.

Per di più, viene affidata ai dirigenti scolastici e ai collegi dei docenti la responsabilità della scelta della classe di concorso a cui attribuire un insegnamento in assenza di situazioni da salvaguardare, attribuendo a questi Organismi un onere che non hanno né possono assumersi nel vigente ordinamento, in cui la specificità degli insegnamenti e la loro attribuzione non è di pertinenza delle autonomie scolastiche ma esclusivamente del Ministero, che ne dispone per decreto a livello nazionale.

Vogliamo rappresentare come, negli anni passati, una situazione più e meglio regolamentata di quella che si profila attualmente abbia nondimeno prodotto grande incertezza nella formulazione e determinazione degli organici, quando non veri e propri abusi. Inoltre, l’eventuale formazione del cosiddetto organico dell’autonomia (o organico funzionale), senza tutela della specificità dell’insegnamento, può anche aggravare il caos nella già delicata situazione che si è venuta a creare.

Il Coordinamento Nazionale SOS Geografia chiede pertanto ai decisori che vengano impartite dal Ministero e a livello nazionale, in forma univoca, specifiche norme e interpretazioni, a tutela della salvaguardia degli insegnamenti di “Geografia”, che garantiscano la qualità dell’insegnamento e il diritto ad un apprendimento degli studenti coerente con il profilo in uscita dell’indirizzo da questi scelto.

Chiediamo che quanto precedentemente disposto con la nota 679 del 5 maggio 2012 venga esteso anche all’anno scolastico 2015/2016 e si applichi anche all’ora di potenziamento di Geografia generale ed economica di cui al D.L. 104/2013 e provvedimenti successivi. Nello spirito della Carta costituzionale (art. 33), chiediamo, ancora una volta , che venga fatta chiarezza e soprattutto giustizia (non esistono classi di concorso Cenerentola) e quindi non venga penalizzato ulteriormente (vedasi l’inspiegabile e totale assenza dalla Buona Scuola) l’insegnamento della Geografia.