Home Politica scolastica Sciopero Cobas: domani, 10 ottobre, previsti cortei in diverse città

Sciopero Cobas: domani, 10 ottobre, previsti cortei in diverse città

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Il sindacato Cobas ha indetto uno “sciopero generale” della scuola per venerdì prossimo 10 ottobre con cortei a livello provinciale in diverse città italiane: Torino, Genova, Brescia, Padova, Venezia, Trieste, Bologna, Ravenna, Firenze, Pisa, Lucca, Pistoia, Grosseto, Pescara, Cagliari, Napoli, Taranto, Palermo, Catania.

A Roma è prevista una manifestazione che partirà da piazza della Repubblica dalle ore 9.30.

Secondo il portavoce nazionale Cobas Piero Bernocchi “dietro il fumo di 136 pagine con linguaggio accattivante e con la promessa di stabilizzare finalmente da settembre 2015 i circa 150 mila precari delle Graduatorie a esaurimento, il furbone Renzi e i suoi consiglieri ci hanno squadernato con il loro Piano tutto il peggio che in materia di scuola-azienda, scuola-miseria e scuola-quiz i governi degli ultimi 20 anni hanno cercato di imporre all’istruzione pubblica. Il 10 ottobre sciopereremo e manifesteremo intanto perché le promesse fatte ad una parte dei precari diventino realtà con l’inserimento nella Finanziaria (entro il 15 ottobre) delle somme occorrenti per l’assunzione stabile, a parziale compensazione per i tanti anni di discriminazioni e aleatorietà di vita subiti da docenti ed Ata e come risposta positiva alle tante lotte dei precari e dei Cobas.

Ma vogliamo anche impedire che vengano nel contempo espulse le tante decine di migliaia di precari da tempo assunti e licenziati ogni anno, che, come quelli delle Gae, si sono guadagnati sul campo la stabilizzazione, ed evitare loro la beffa di un ulteriore concorso e la perdita persino delle supplenze. E va diradato rapidamente il fumo sulla cattiva scuola di Renzi, su un Piano che è la ‘summa’ di tante distruttive proposte per scuole dominate da presidi-padroni, da lotte concorrenziali tra docenti ed Ata per qualche spicciolo in più, da valutazioni-quiz del lavoro docente e delle scuole, da apprendistato nelle imprese, per gli studenti, invece che istruzione”.