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Scuola dell’infanzia: mancano insegnanti per aprire nuove sezioni

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Sono centinaia in tutte Italia le richieste inevase di istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia. Il problema riguarda non solo le grandi città, ma anche piccole località di provincia i cui sindaci – in molti casi – hanno fatto arrivare le loro proteste fino a Roma.
Proteste di cui si è parlato il 6 ottobre anche nella Commissione cultura e istruzione: l’occasione è stata offerta da due interrogazioni a (una di Titti De Simone di Rifondazione Comunista e un’altra di Andrea Colasio della Margherita) alle quali ha risposto il sottosegretario all’istruzione Valentina Aprea.

I due parlamentari hanno proposto due casi particolari verificatisi in Veneto, ma l’on. Aprea ha fornito una risposta generale.

"Fra il 2001/2002 e il 2004/2005
– ha sottolineato Valentina Aprea – la dotazione organica è stata aumentata di oltre 780 unità passando da 79.153 a 79.940 unità, di cui 88 nel Veneto; questo ha consentito di incrementare di 26.000 unità a livello nazionale il numero dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia".
"Tali interventi di ampliamento del servizio
– ha aggiunto Aprea – costituiscono, in attuazione della legge di riforma degli ordinamenti scolastici, solo l’inizio di un percorso finalizzato alla generalizzazione della scuola dell’infanzia e all’attivazione graduale degli anticipi delle iscrizioni a favore dei nati entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento".
Il sottosegretario ha anche ricordato che proprio in questi giorni è in corso una negoziazione con le organizzazioni sindacali relativa sia alla sperimentazione di nuove figure professionali per l’attuazione degli anticipi sia alla stessa espansione del servizio. In effetti il "pacchetto" sul quale stanno discutendo Aran e sindacati (proprio nei giorni 7 e 8 ottobre sono in programma due incontri) riguarda non solo il problema del tutor ma anche la distribuzione di 400 posti-sezione fra le diverse direzione regionali.
"Le esigenze rappresentate da più parti del territorio nazionale
– ha detto Valentina Aprea in conclusione del suo intervento – saranno attentamente esaminate nel contesto delle iniziative che verranno assunte al termine della negoziazione".
Detto in altre parole: non appena conclusa la trattativa in corso i 400 posti messi a disposizione dal Governo potranno essere distribuiti; ovvero: tirarla in lungo sulla questione del tutor serve solo a rallentare la soluzione del problema delle nuove sezioni di scuola dell’infanzia.
Proprio per questo la risposta del sottosegretario non è piaciuta affatto a Titti De Simone di Rifondazione, che ha così replicato:"E’ grave che si subordini l’assegnazione del personale docente all’avvio della sperimentazione delle iscrizioni anticipate dei bambini alla scuola dell’infanzia".