Home Sicurezza ed edilizia scolastica Scuole insicure, un crollo a settimana. I presidi scrivono ai ministri: rischi...

Scuole insicure, un crollo a settimana. I presidi scrivono ai ministri: rischi per alunni, docenti e personale

CONDIVIDI

“Il problema della sicurezza nelle scuole è di estrema gravità. Riguarda circa 8 milioni di studenti, per lo più minori, un milione di lavoratori e non può essere risolto riferendosi a controlli su presunte inadempienze organizzative dei dirigenti scolastici”. È una denuncia dai toni forti, quella prodotta dall’Anp, l’associazione nazionale presidi, sullo stato di sicurezza dei nostri istituti scolastici: una denuncia indirizzata ai ministri coinvolti.

“Solo il 3% di istituti è in ottimo stato di manutenzione”

Secondo il primo sindacato dei dirigenti a capo delle scuole, per la normativa vigente diretti responsabili della mancata messa a norma degli istituti, pur non avendo un “portafoglio” da gestire per la loro manutenzione, ordinaria o straordinaria che sia, “le soluzioni delle problematiche relative alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e alla qualità delle strutture edilizie, non sono più rinviabili”.

I numeri, per i presidi, valgono più di tanti commenti: in Italia assistiamo, dicono, ad “una media di 44 crolli all’anno (praticamente uno a settimana ndr), ad una scuola su quattro con manutenzione inadeguata e con solo il 3% in ottimo stato di manutenzione. Non dobbiamo attende una tragedia per renderci conto dell’urgenza della questione”.

I numeri del pericolo

Secondo l’Anp, inoltre, “il 23% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato. La media nazionale di investimento in manutenzione straordinaria annua per singolo edificio degli ultimi 5 anni è di 20.535 euro. Oltre il 41% delle scuole si trova in zona sismica 1 e 2 e solo il 12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica”.

E ancora: “La metà delle scuole non ha mai ricevuto dall’ente proprietario il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione incendi. Gli impianti elettrici sono completamente a norma in meno di un’aula su quattro e soltanto nel 15% delle palestre e nel 9% delle mense. Nel 18% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di sicurezza, né vi sono uscite di sicurezza sui corridoi”.

A nulla serviranno controlli e sanzioni

La conclusione, sempre per il sindacato dei capi d’istituto, è che “se non si interviene in modo deciso sugli Enti Locali cui destinare risorse economiche adeguate per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, a nulla serviranno controlli e sanzioni”.

Anp, infine, ricorda che il 18 aprile scorso, “il Ministero dell’interno ha diramato una nota che sembra indirizzare l’attività di controllo a carico dei dirigenti scolastici con la pretesa che siano solo questi ultimi a dover risolvere le diffuse e vistose carenze edilizie con misure di carattere meramente organizzativo, non considerando che la proprietà degli immobili è degli Enti locali”.

“Onorevoli Ministri, l’Anp chiede di porre la massima attenzione sulla questione della sicurezza degli edifici scolastici che accolgono quotidianamente per molte ore milioni di cittadini (studenti e lavoratori), al fine di colmare il divario esistente tra la qualità delle strutture scolastiche e le prescrizioni di legge”, conclude il sindacato.

Piove su bagnato: chiude ItaliaSicura/Scuole

Intanto, solo qualche giorno fa, ItaliaSicura/Scuole ha fatto sapere che “il Governo in carica non ha rinnovato il mandato della Struttura di Missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri“. Si interrompe qui, sempre a detta di ItaliaSicura/Scuole, l’investimento prodotto dagli ultimi due governi Pd: 10 miliardi per l’edilizia scolastica di cui oltre 5 già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione delle scuole. Sono stati edificati oltre 300 nuovi edifici scolastici in tutta Italia e le task force edilizia scolastica hanno monitorato sul campo oltre 2.100 interventi in 15 regioni.

ItaliaSicura/Scuole – si legge nel sito dell’organismo – ha inoltre compiuto un’azione quotidiana di supporto e guida per le Amministrazioni locali che hanno sempre trovato nell’ufficio un punto di riferimento. L’operazione #Sbloccascuole, avviata da #Italiasicura nel 2014 e replicata fino al 2018 ha permesso allentamenti dei vincoli di bilancio degli Enti locali per 1.196 milioni di euro che hanno finanziato oltre 1.000 interventi di edilizia scolastica“.

Si attende, ora, la replica del Governo in carica M5S-Lega.