
Dal quotidiano online, La Voce di New York, la smentita che la Casa Bianca voglia smantellare, come anche qualche quotidiano in Italia aveva pubblicato, il Dipartimento dell’Istruzione: “è fake news” ha detto la portavoce.
Secondo quanto è dato capire, sarebbero state alcune fonti interne a suggerire al Wall Street Journal che, entro la fine della giornata di ieri, il presidente Donald Trump avrebbe firmato un ordine esecutivo per cominciare lo smantellamento del Ministero dell’istruzione.
Pubblicata la notizia, è stata subito dopo smentita dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che l’ha definita una “fake news”, ma non ha dato ulteriori chiarimenti in merito.
Tuttavia il prestigioso giornale, dando la notizia, pubblicava pure delle bozze del provvedimento, nel quale Trump ordinava di “prendere tutte le misure necessarie per agevolare la chiusura del Dipartimento”.
Da parte sua invece, il New York Times, prevedeva che nessun finanziamento federale sarebbe stato più concesso ai programmi a sostegno degli studenti disabili (IDEA) e che vivono in stato di povertà, e tutto questo, a quanto sembra. in funzione del risparmio, visto che il Dipartimento dell’Istruzione dispone di 4.000 funzionari federali a Washington e a 30 milioni di studenti e insegnanti per un ammontare di 80 miliardi di dollari annuale stanziati dal governo.
Il grosso della spesa viene destinato soprattutto alle scuole elementari pubbliche (K-12), ai college e ai prestiti agli studenti, cosicchè, pubblica sempre la Voice di New York, il debito scolastico federale è di quasi 1,7 mila miliardi di dollari in totale, a cui si aggiungono le organizzazioni no-profit, laboratori di ricerca e uffici a livello statale che ricevono diversi tipi di finanziamenti a seconda delle necessità. Ma ci sono pure fondi a sostegno dell’istruzione per 7,5 milioni di bambini disabili e per una spesa di 14 miliardi di dollari circa.
Dunque non è assolutamente peregrino pensare, anzi è nelle intenzioni di Trump, smantellare il Dipartimento dell’Istruzione per lasciare ai singoli Stati la gestione delle attività e risparmiare finanziamenti “in eccesso”.
“Se così fosse non solo migliaia di persone verrebbero ricollocate o perderebbero il posto di lavoro, ma anche milioni di ragazzi vedrebbero cancellarsi il proprio diritto allo studio”.
In ogni caso, solo il Congresso può eliminare un ministero, condizione questa che da spazio alle opposizioni che accusano Trump di avere oltrepassato più volte i limiti del potere esecutivo.
Sembra pure, come racconta la Voce di New York, che stiano partendo delle cause legali contestando l’incostituzionalità di alcune misure, mentre nessuno finora è riuscito a smantellare il Dipartimento dell’Istruzione, grazie proprio alla presa di posizione del Congresso, favorevole, nella sua maggioranza, a mantenere il Dipartimento