Home I lettori ci scrivono Stabilizzazione dei precari: lettera aperta a De Filippo

Stabilizzazione dei precari: lettera aperta a De Filippo

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Gent.mo Sottosegretario De Filippo,

 

docenti delle GAE La ringraziano infinitamente per aver spiegato con estrema chiarezza e semplicità le problematiche della scuola e dei docenti venutesi a creare in molte Regioni meridionali a seguito all’ applicazione della recente riforma scolastica. Le sue parole riconducono ad una visione obiettiva della realtà fin troppe volte offuscata da opinioni confuse, spesso imprecise o volutamente distorte.

Leggere che “l’adesione alla fase nazionale di assunzione era volontaria, per cui i docenti hanno scelto liberamente, sapendo che l’assunzione sarebbe potuta avvenire su tutto il territorio della penisola” e che “si poteva non aderire alla fase nazionale di assunzione, rimanendo iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento della propria regione” conferma e dà voce a ciò che noi docenti GAE affermiamo da tempo attraverso appelli inascoltati.

Infatti, a conferma di quanto Lei dichiara, si richiama la Legge 107/15 e la FAQ n.10 ministeriale (consultabile sul sito internet dedicato al Piano straordinario di assunzione) nella quale si affermava che i docenti che non avessero presentato domanda sarebbero rimasti “iscritti nelle graduatorie fino al loro esaurimento”. Ognuno ha scelto liberamente assumendosi la responsabilità delle proprie scelte e dei rischi che quelle scelte avrebbero comportato.

 

 

Nella FAQ n.18 si avvertiva che “i primi scorrimenti nelle graduatorie ad esaurimento che eventualmente rimarranno in vigore dopo il piano straordinario potrebbero non avvenire prima del 2017/2018”, rischio che noi docenti in GAE abbiamo accettato. Per tutto questo e per ciò che abbiamo subito (Emendamento Puglisi, sblocco vincolo triennale, assegnazioni provvisorie anche per il prossimo anno), tutte modifiche alla Legge concesse a posteriori, noi docenti Gae chiediamo la nostra stabilizzazione.

La ringraziamo per aver preso a cuore la situazione e le preoccupazioni di tanti docenti precari ancora nelle Gae! Si attende con speranza l’accordo tra il Mef e il Miur circa la trasformazione dell’organico di fatto in diritto poiché sia i docenti ancora in Gae che i docenti di ruolo immessi sul territorio nazionale attraverso il Piano straordinario di assunzioni potranno trarre beneficio nel rispetto delle percentuali previste. Tuttavia siamo qui a richiederLe ancora la Sua attenzione in merito ad alcuni temi non affrontati ed emersi recentemente.

 

Il T.U. n. 297/94, art. 399 comma 2 prevede che, a GM esaurite, gli eventuali posti residui vadano alle GAE. Invece con la nuova delega si cancella unilateralmente tale diritto prescritto per legge e si destinano quei posti agli IDONEI che la Legge inizialmente limitava a una percentuale del 10% (rif. Legge 107/15, Art.1 comma 113 lettera g).

Tutto questo porta ad una sola conseguenza: tempi più lunghi per l’immissione dei docenti precari storici delle GAE. Ancora, con la creazione di una graduatoria regionale, una volta esaurite le GM non si prevede l’esaurimento delle Gae residue, a cui spetta il 50% dei posti, ma le stesse concorreranno con una nuova graduatoria regionale in cui saranno inclusi i docenti di 2a fascia delle GI che potrebbero quindi avere il ruolo anche prima dei docenti di 1a fascia delle GI ossia dei docenti delle Gae che hanno la priorità!!!

Ancora si assisterà all’ennesima beffa a danno dei docenti delle Gae!! Tuttavia ciò si potrebbe evitare esaurendo, a GM esaurite, PRIMA TUTTE LE GAE e successivamente creando questa graduatoria regionale per i docenti di 2a fascia. La graduatoria regionale non si dovrebbe costituire in quelle Regioni soprattutto al Meridione in cui si registrano ancora tanti docenti in Gae. Ad es. In Puglia ci sono circa 5500 docenti ancora in Gae (tale cifra è effettiva ed è stata calcolata eliminando i nominativi “duplicati” ossia i docenti con più abilitazioni).

Infine (ma non di minore rilevanza) c’è la questione dell’inserimento in GaE dei diplomati magistrali ante 2001.

Troviamo profondamente ingiusto l’atteggiamento di chi sta tentando con tutti i mezzi possibili di equiparare il percorso di chi ha la laureA, con quello di chi è in possesso del solo diploma. Non troviamo corretto consentire l’accesso al ruolo con il solo titolo magistrale. Se le “code” per le GaE sono incostituzionali, confidiamo comunque che assieme ai suoi colleghi sappiate trovare un modo per tenere disgiunti due percorsi.

Le chiediamo pertanto di creare i presupposti affinchè si salvaguardino PRIORITARIAMENTE i diritti di chi ha seguito un percorso di specializzazione più complesso (e completo) di un semplice diploma. L’esperienza acquisita dai colleghi con diploma magistrale ha sicuramente un grande valore ma non basta per equiparare la stessa alla laurea. Del resto, come in ogni professione l’infermiere resta tale anche dopo trenta anni e l’esperienza non gli dà il diritto di diventare chirurgo. Lo stesso dicasi per geometra ed architetto, ragioniere e commercialista…

Siamo certi che leggerà con attenzione le nostre osservazioni e che cercherà di trovare soluzioni adeguate al fine di stabilizzare tutti i docenti precari secondo le priorità acquisite.