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Suicida il docente di Napoli accusato di atti sessuali con due alunne di 15 anni: non ha retto alla pressione

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Non ha retto alla pressione. E si è tolto la vita, sparandosi un colpo di pistola al petto. È morto così l’insegnante 53enne di matematica di un liceo napoletano, con moglie e due figli, finito agli arresti domiciliari da mercoledì scorso perchè accusato di aver avuto rapporti con due sue alunne all’epoca dei fatti 15enni.

Come era scoppiato il caso

Il caso era scoppiato lo scorso mese di aprile, quando una delle due ragazze che diceva di avere una relazione con il prof aveva scoperto che lo stesso insegnante incontrava anche una sua compagna.

La giovane si lasciò andare ad una scenata e ha anche reso pubbliche i messaggi e le e-mail che non sembravano dare scampo al docente.

Di lì a poco sono partite le indagini della procura di Napoli sfociate nella misura degli arresti domiciliari che il professore stava scontando.

Aveva respinto le accuse

Il 15 giugno, all’ora di pranzo, il docente si è sparato, scrive l’Ansa. Il docente, interrogato dal pm, aveva respinto le accuse attribuendo a un hacker le frasi agli atti dell’inchiesta. Circostanza al momento che non ha trovato riscontri.

Una prima perizia informatica sul tablet del docente, infatti, escluderebbe ingressi esterni nel suo account.

Di qui l’accusa formulata dai pm di atti sessuali con minorenne, fattispecie di reato che il codice penale riserva a quelle condotte in cui, pur non essendoci una costrizione materiale, si ritiene nullo – per via dell’età e del ruolo esercitato dal maggiorenne – l’eventuale consenso prestato dalla vittima.

L’uomo nei giorni scorsi aveva ricevuto la solidarietà di una ventina di colleghi che in una lettera ne attestavano la professionalità dimostrata in tanti anni di docenza.

C’è chi parla di “gogna mediatica”

“Che brutta cosa, non mi va di rilasciare alcuna dichiarazione”, ha dichiarato sempre all’Ansa il direttore dell’ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese.

Sui social, appena diffusa la notizia del suicidio del docente, sono apparsi diversi messaggi a suo favore: c’è anche chi parla di “gogna mediatica” e chi ne ricorda il carattere timido di docente appassionato la cui vita era stata resa impossibile da quelle accuse così infamanti.