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Terremoto, 281 morti: ai primi funerali del 27 agosto anche Renzi e Mattarella

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È impietoso il conto delle vittime a seguito del sisma del 24 agosto: l’ultimo bollettino, della sera di due giorni dopo, è di 281 morti accertati.

Nella sola Amatrice si contano 221 vittime, mentre fortuntatamente resta invariato il bilancio di Arquata del Tronto (49 vittime) ed Accumoli (11).

Ammontano a 238 gli estratti vivi e resta sostanzialmente invariato a 388 il numero dei feriti ospedalizzati.

Intanto, ci sono state oltre mille scosse di terremoto dalla notte del 24 agosto alle 17.13 del 26 – ha spiegato la Protezione civile – e di queste 220 si sono verificate nella sola giornata odierna.

Dieci delle repliche di oggi sono state di magnitudo tra 3 e 4, oltre a quella di stamani di 4.8. Il suolo si è abbassato di 20 centimetri in corrispondenza di Accumoli per azione del terremoto. Dopo una forte scossa che si è registrata stamane alle 6.20, altri due ponti sono rimasti danneggiati ad Amatrice, aggravando ulteriormente la situazione delle strade.

Per la Commissione Grandi Rischi, il terremoto del 24 agosto “può essere considerato come un tipico terremoto appenninico” e analizzando lo ‘storico’ dei sismi avvenuti nell’Appennino centrale non vengono esclusi “possibili futuri terremoti nella regione”, anche di elevata magnitudo.

Sabato 27, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi parteciperanno ai funerali delle vittime marchigiane del terremoto nel Duomo di Ascoli Piceno. Mentre una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà mercoledì 31 agosto alle 18 ad Amatrice.

Intanto, si è svolta la riunione a Palazzo Chigi tra il premier, il sottosegretario Claudio De Vincenti, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i governatori delle aree colpite dal sisma. “La ricostruzione dovrà essere dei comuni colpiti, dei centri abitati come erano, certo più sicuri ma mantenendo intatta la tradizione e le radici”, ha detto al termine De Vincenti, che con il ministro dell’Istruzione Giannini ha assicurato che si sta lavorando perché in tutti paesi colpiti dal sisma i bambini possano riprendere la scuola puntualmente e in condizioni di regolarità.

Tra le tante immagini dolorose che si fissano nella mente, oggi c’è quella della mamma di Giulia, la bimba di 9 anni trovata morta sotto le macerie e sorella di Giorgia, 5 anni, salvata dai vigili del fuoco.

Trasportata in barella nella palestra di Ascoli, la donna ha sussurrato: “Ciao, mamma ti ama tanto”, mentre avvicinava al volto la foto della figlia appoggiata sulla cassa.

Ad Arquata del Tronto il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha incontrato due dei vigili del fuoco che hanno fatto parte della squadra che ha recuperato ancora viva la bambina nella casa crollata di Pescara del Tronto. Sui luoghi del disastro, anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino.

Stop assoluto all’invio di nuovi aiuti, nei comuni di Amatrice e Accumoli, è stato invece deciso, per evitare l’accumularsi di generi alimentari non necessari, in un vertice tenutosi alla Provincia di Rieti.

Nel frattempo, scoppia una nuova polemica sulla puntata di Porta a Porta di due sere fa, ospite il ministro Graziano Delrio. “I familiari stanno piangendo i propri cari e va in scena la vergogna sulla Tv pubblica, con Bruno Vespa che afferma che il terremoto crea Pil! Ancora più grave che il ministro Delrio non si sia alzato e se ne sia andato immediatamente, invece ha avallato una follia, ha confermato che l’Aquila oggi è il più grande cantiere d’Europa”, dicono i capigruppo M5S di Camera e Senato Laura Castelli e Stefano Lucidi. 

 

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