Home Sicurezza ed edilizia scolastica Terremoto, a Ischia 6 milioni per le strutture scolastiche provvisorie

Terremoto, a Ischia 6 milioni per le strutture scolastiche provvisorie

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Sei milioni di euro per realizzare a Ischia strutture scolastiche provvisorie e misure per andare incontro alle esigenze del personale residente nei comuni danneggiati dal sisma. Queste le azioni messe in campo dal Miur in risposta al terremoto che lo scorso 21 agosto ha colpito l’isola di Ischia e, in particolare, i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno.

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha scritto una lettera alla Regione, ai sindaci e ai dirigenti scolastici per annunciare che, da domani, a seguito dell’ordinanza di Protezione Civile dello scorso 8 settembre che ha indicato il Miur come soggetto attuatore degli interventi di edilizia scolastica, la task force ministeriale già attivata per il terremoto del Centro Italia sarà sull’isola.

“Le strutture del Ministero verificheranno le esigenze e definiranno tutte le modalità di azione”, spiega la Ministra, aggiungendo che “già nelle scorse settimane si era lavorato per individuare le risorse per la realizzazione di eventuali strutture scolastiche modulari temporanee o per intervenire su edifici, di proprietà pubblica, da adibire temporaneamente ad uso scolastico, in modo da garantire le regolari attività didattiche”. In particolare il Miur ha messo a disposizione 6.021.160,98 euro destinati alle scuole di Ischia dove si sono registrate delle inagibilità.

“Nei prossimi giorni saranno già programmati i primi interventi – spiega Fedeli – nell’ottica di dare il più velocemente possibile le risposte di cui c’è bisogno”. “Stiamo agendo in stretto contatto con il territorio, grazie anche alla collaborazione con i parlamentari locali del Pd che ci hanno supportato in questa prima fase di intervento, raccogliendo le necessità e dialogando con la popolazione”.

Il Miur, prosegue la Ministra, “ha operato e continuerà a lavorare per garantire tutto il supporto necessario a dirigenti, personale docente e tecnico e per ridurre al minimo i disagi per le studentesse e gli studenti e le loro famiglie”. Anche per questo, come già accaduto lo scorso anno per le zone colpite dal terremoto del Centro Italia, saranno disposte apposite misure in favore del personale scolastico in servizio presso scuole danneggiate dal sisma o residente in abitazioni non più agibili e che perciò ha difficoltà a raggiungere la propria sede di titolarità.