Home Università e Afam Test d’accesso a medicina, sul plico manomesso a Bari deciderà la magistratura

Test d’accesso a medicina, sul plico manomesso a Bari deciderà la magistratura

CONDIVIDI

“Potrebbe essere annullato il test d’ingresso a Medicina svolto lo scorso 8 aprile all’Università di Bari? Questo sarebbe incauto dirlo. Mi auguro e spero proprio di no”. È cauto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini quando, a margine del Festival del volontariato in svolgimento a Lucca, gli si chiede quali sono le prospettive sulla decisione del Miur di compiere degli approfondimenti sul plico manomesso contenente le risposte dei candidati a vestire il camice bianco.

“Il ministero sta approfondendo la questione. Se si è trattato, come ho letto, di un trafugamento di plichi e manomissione, non è un compito del ministero. Là dove c’è un reato, perchè di questo si tratta, se ne occuperà la magistratura”.

Insomma, per il  momento l’unica cosa certa è che si è trattato di una vera e propria manomissione della busta. E che quindi toccherà al magistrato appurare come sono andati i fatti.

Intanto, in serata il Miur pubblica un lungo comunicato con cui rassicura che “i test di Medicina e Odontoiatria che si è svolto lo scorso 8 aprile su tutto il territorio nazionale non sarà annullato. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca conferma anche che i risultati della prova saranno pubblicati martedì 22 aprile”.

Il Miur, a seguito dei fatti avvenuti a Bari, “ha immediatamente avviato tutti gli approfondimenti del caso a tutela dell’interesse degli oltre 63.000 candidati che hanno effettuato la prova. Dalle prime verifiche emerge che le 74 scatole destinate all’ateneo ‘Aldo Moro’ di Bari per lo svolgimento della prova di Medicina e Odontoiatria sono state consegnate integre dal Ministero la mattina del 4 aprile al funzionario designato dall’Università per il ritiro. La consegna è avvenuta a Bologna presso il Cineca, il Consorzio che si occupa della stampa, del confezionamento e della valutazione dei test. L’integrità dei pacchi è verificabile anche attraverso le immagini relative alla consegna”.

Sempre il dicastero di Viale Trastevere spiega che “da Bologna le 74 scatole per Medicina, insieme alle 12 scatole per la prova di Veterinaria, sono state trasportate direttamente nell’ateneo di Bari. Dopo lo svolgimento dei test e la notizia della possibile manomissione di un pacco, il Miur ha ricevuto una relazione dall’Università, datata 9 aprile, che ricostruisce la filiera di custodia delle scatole e che il Ministero ha chiesto poiché, come previsto dal decreto 85 del 5 febbraio 2014, “a decorrere dall’avvenuta consegna ciascuna Università appronta idonee misure cautelari per la custodia e la sicurezza delle scatole contenenti i plichi che devono risultare integre all’atto dello svolgimento della prova di ammissione”.

Dalla relazione fornita dall’ateneo emerge “che i pacchi per la prova di Medicina, dopo il ritiro a Bologna, sono arrivati all’Università di Bari e da qui sono stati trasferiti e custoditi all’interno di un furgone in una caserma dei Carabinieri. La mattina dell’8 aprile le scatole sono state ritirate, caricate su altra autovettura dell’ateneo e portate presso le quattro sedi di svolgimento della prova. In una di queste sedi, la ex Facoltà di Economia, la commissione ha riscontrato che uno dei pacchi presentava il sigillo integro ma il nastro da imballaggio scollato e ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato per i dovuti controlli. Alla presenza degli studenti è stato verificato che il pacco conteneva 49 buste anziché 50 come previsto. Sull’eventuale ipotesi di reato si esprimerà la magistratura. Il Miur intanto, anche alla luce dei primi riscontri sui risultati del quiz, ritiene di non dover annullare la prova”.