Home Politica scolastica Troppo sesso: legge per l’educazione sentimentale

Troppo sesso: legge per l’educazione sentimentale

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Ci risiamo: troppo sesso fra i ragazzi e quindi bisogna legiferare per contenere il fenomeno. Non capiamo come si possa misurare tale “fenomeno” tra gli studenti, ma la deputata forzista Giuseppina Castiello ha presentato una proposta di legge per introdurre l’insegnamento dell’educazione emotivo-sentimentale nei programmi scolastici. Obiettivo del testo, assegnato alla commissione Cultura della Camera, è “educare i giovani alla complementarità tra uomo e donna e alla valorizzazione di un rapporto umano e rispettoso tra i sessi”.

Ci sarebbe, secondo la proposta, una invasione di modelli culturali “veicolati dai mezzi di informazione e di comunicazione, che offrono ai giovani stereotipi negativi che comportano una iper sessualizzazione precoce. Sesso e pornografia – osserva la deputata di FI – hanno invaso la vita di bambini e di adolescenti influenzando la loro cultura e i loro comportamenti”.

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Un'”erotizzazione precoce e martellante” e una diffusione “di ragazze sexy, dive e ‘mangiatrici’ di uomini, imponendo il modello di una donna contraffatta e irreale, ridotta di fatto, in modo più o meno esplicito, a un oggetto sessuale”.

Disordini del comportamento alimentare, bassa autostima, dice sempre la deputata, e depressione sono tutte conseguenze patologiche, dell'”erotizzazione precoce”. Violenza e bullismo sono altre facce di un fenomeno complesso, sul quale l’educazione sessuale, in quanto “educazione alla salute” non riesce a incidere “non contemplando nella stessa misura sia la sfera fisica che quella emotiva del rapporto tra i sessi”.

La soluzione a questo sconquasso sessuale suggerita nella proposta di legge? Investire la scuola del problema, ridando “consapevolezza dell’importanza che i sentimenti hanno nel rapporto tra gli esseri umani” introducendoli nei programmi di studio, con l’ausilio di un “comitato tecnico-scientifico”, chiamato a “elaborare linee guida per la realizzazione di sussidi didattici e di campagne informative sui contenuti dell’insegnamento destinati ai giovani”.

In pratica, ma ormai ci siamo abituati, ad ogni strusciare di foglia o soffiar di tempesta chi deve provvedere è la scuola e ben lo ha capito perfino un pornoattore che propone anche lui e dal suo pulpito educazione sessuale disinvolta a scuola e magari con docenti del suo calibro: sia culturale che fisico