Home Estero USA, revisione dei contenuti LGBT nei testi scolastici: aperto il dibattito

USA, revisione dei contenuti LGBT nei testi scolastici: aperto il dibattito

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L’arrivo di un “nuovo” presidente comporta l’allineamento, in una Federazione a carattere centralizzato e presidenziale, delle istituzioni pubbliche, specie se queste devono continuare a garantirsi una sussistenza finanziaria dagli organismi fondamentali dello Stato.

La scuola è uno dei contesti maggiormente interessato da tali riforme, che non solo richiedono osservanza dei normali e consueti precetti federali, ma si spingono all’adozione di nuove misure o il ritorno in voga di quelle considerate obsolete da tempo. Vedasi il caso, già riportato da La Tecnica, delle certificazioni che tutti gli istituti di formazione devono nuovamente ottenere in materia di discriminazione etnica, sessuale o di genere. Al momento sono sotto esame i contenuti dei testi scolastici della scuola primaria e secondaria, specie quelli che recano riferimenti diretti al mondo LGBT+. Sono spesso le famiglie tradizionali a fare appello alle Corti Supreme in tal senso.

Il caso del Montgomery

La Corte Suprema degli Stati Uniti si appresta a esaminare martedì una richiesta avanzata da genitori cristiani e musulmani del Maryland, i quali desiderano esentare i propri figli della scuola elementare dalla partecipazione a lezioni in cui vengono letti libri illustrati con personaggi LGBT. Si tratta dell’ultimo caso che coinvolge il delicato equilibrio tra libertà religiosa e diritti LGBT.

I giudici ascolteranno gli argomenti presentati nell’appello dei genitori i cui figli frequentano le scuole pubbliche della Contea di Montgomery, appena fuori Washington. I tribunali inferiori, infatti, hanno precedentemente respinto la richiesta di obbligare il distretto scolastico locale a consentire l’esonero degli alunni durante la lettura di questi libri. I genitori — tra cui figurano fedeli musulmani, cattolici romani e ortodossi ucraini — sostengono che la politica della scuola, che vieta la possibilità di “opt-out”, violi il Primo Emendamento della Costituzione americana, che garantisce il libero esercizio della religione. Negli ultimi anni, la Corte Suprema, a maggioranza conservatrice (6 giudici contro 3), ha progressivamente ampliato i diritti delle persone religiose, anche in casi che coinvolgevano la comunità LGBT. Ad esempio, nel 2023 la Corte ha stabilito che alcune attività commerciali hanno il diritto, sulla base della libertà di espressione garantita dal Primo Emendamento, di rifiutare di offrire servizi per matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Il dibattito

Nel 2022, vari distretti scolastici USA hanno approvato l’inclusione di alcuni libri illustrati contenenti personaggi lesbiche, gay, bisessuali e transgender all’interno del programma di lingua inglese, con l’obiettivo — si legge nei documenti presentati in tribunale — di rappresentare meglio la diversità delle famiglie presenti nel territorio. Secondo quanto dichiarato dal distretto, questi libri non forniscono insegnamenti diretti su genere o sessualità e possono essere utilizzati dagli insegnanti “accanto ai numerosi testi già previsti dal programma che raffigurano personaggi eterosessuali in ruoli di genere tradizionali”.

L’opzione di esonero (opt-out) è comunque ancora prevista per i moduli di educazione sessuale all’interno delle lezioni di educazione alla salute. Tuttavia, poiché il numero di richieste di esonero dalle lezioni in cui venivano letti questi nuovi libri si è rivelato logisticamente ingestibile, nel 2023 il distretto ha annunciato una nuova politica che vietava l’esonero dall’uso didattico di tali testi. I genitori ricorrenti, rappresentati dal Becket Fund for Religious Liberty — un’organizzazione legale di orientamento conservatore — includono Tamer Mahmoud, Enas Barakat, Chris e Melissa Persak, Jeff e Svitlana Roman, oltre all’associazione Kids First, che si batte per il diritto di opt-out nelle scuole della Contea di Montgomery. Nella loro causa, i ricorrenti sostengono che i libri “promuovono una visione unilaterale dell’ideologia transgender, incoraggiano la transizione di genere e pongono un’enfasi eccessiva sull’infatuazione romantica, il tutto senza preavviso ai genitori né possibilità di esonero”. Nel 2024, la Corte d’Appello del 4° Circuito con sede a Richmond, in Virginia, ha respinto la richiesta di un’ingiunzione preliminare, affermando che, in questa fase iniziale del procedimento, non vi sono prove che i libri vengano “utilizzati in modo da costringere direttamente o indirettamente i genitori o i figli ad agire o credere in contrasto con la propria fede religiosa”.