
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha dato alcuni aggiornamenti in merito alla misura, già da lui annunciata, relativa all’arresto in flagranza per chi aggredisce docenti. Come riporta Ansa, Valditara ha parlato di questo tema a Pordenone, a margine di un evento elettorale.
“In uno dei prossimi Consigli dei ministri, proporrò di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico”, queste le sue parole. Valditara ha anche partecipato all’inaugurazione di una scuola primaria: “Ai bambini dico: andare a scuola accolti da questi ambienti così luminosi e stimolanti credo sia bello”.
Valditara ne aveva parlato a Didacta
“Ne ho parlato poco fa col ministro Nordio: l’adulto che metta le mani addosso, picchia un docente, un dirigente scolastico, compie un atto di aggressione intollerabile e credo che l’arresto in flagranza sia un deterrente notevole“. A dirlo è stato qualche giorno fa il ministro Valditara nel corso dell’inaugurazione di Didacta Italia 2025, alla Fortezza da Basso di Firenze, commentando i crescenti casi di aggressioni subite dagli insegnanti da parte di familiari e parenti di studenti.
Come abbiamo avuto modo di scrivere, nell’ultimo periodo i casi di violenza a scuola, soprattutto nei confronti dei docenti e dei dirigenti scolastici, risultano in deciso aumento: gli ultimi dati ufficiali emessi dall’amministrazione ci dicono che ogni mese si verificano in media sei aggressioni al personale scolastico, praticamente uno ogni cinque giorni.
L’escalation sembra non fermarsi: nei primi tre mesi dell’anno scolastico in corso abbiamo assistito a più della metà degli episodi (ben 19) conteggiati nell’intero anno scolastico 2022/23, quando i casi si erano fermati a 36.
Le nuove sanzioni
Attualmente, le sanzioni da adottare in caso di violenza contro il personale della Scuola sono quelle previste dalla Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2023, nella quale è stata pubblicata la Legge n. 150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.
Tra le nuove misure adottate si riscontra la sanzione che passa da 500 a 10mila euro per gli aggredisce docenti e personale. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, verrà sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.
Lo scorso mese di marzo è stata anche pubblicata, sempre in Gazzetta Ufficiale, la Legge n. 25 sulle “Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico“. E l’articolo 1 delle L. 25/2024 prevede l’istituzione, con apposito decreto, di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.