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Violante: per far decollare le tecnologie a scuola e nella PA serve un ministero ad hoc

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Creare un ministero ad hoc per l’innovazione e la promozione della società digitale.

La richiesta è contenuta nel rapporto di “Italiadecide”, l’associazione per la qualità delle politiche pubbliche presieduta da Luciano Violante.

Per istituire tale nuovo ministero, il parlamentare democratico ha indicato come soluzioni “una legge ad hoc o un provvedimento di attuazione della riforma della P.A.”.

“I tecnici vanno benissimo, ma qui si tratta di trasformare tutti i ministeri, le Regioni, gran parte dei Comuni, la scuola e le imprese. Tutto questo lavoro – spiega Violante – si può fare solo se c’è un input politico”.

Violante ha quindi tenuto a dire che “i tecnici siano importanti e adesso ne viene uno bravissimo”, facendo riferimento a Diego Piacentini, “ma pur se necessari non sono sufficienti”.

La proposta di Violante ha spiazzato più di qualche presente, soprattutto perché la Funzione Pubblica ha già le deleghe sull’espansione digitale.

 

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L’ex presidente della Camera ha replicato dicendo che “il ministero della Pubblica amministrazione è come gli altri: è un ministero fratello e non padre, con le stesse competenze tradizionali. Mentre qui proponiamo un ministero senza portafoglio con competenze esclusive”.

Nella scuola, ricordiamo, negli ultimi anni molti si è fatto sul fronte dell’informatizzazione. Sia didattica sia organizzativa. Soprattutto grazie al Piano digitale, che riguarda tutta la PA.

Negli istituti l’entrata a regime della digitalizzazione, tuttavia, spesso si scontra con problemi pratici non indifferenti. Come i computer e le attrezzature obsolete, il personale non ancora adeguatamente formato, la mancanza di finanziamenti.

 

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