
Lo scrittore Gianrico Carofiglio, che ha scritto “L’elogio dell’ignoranza e dell’errore”, intervenuto al Salone del Libro nello stand di La Repubblica, ha parlato di voti a scuola e del percorso, a volte anomalo, che fanno alcuni studenti, provando a comprenderne le ragioni.
Ci sono ragazzi che perdono “l’attitudine a correre dei rischi”
Ecco le sue parole: “Ci sono ragazzi che diventano drogati dalla pseudo gratificazione del voto, dal sentirsi dire quanto sono bravi, e perdono l’attitudine a correre dei rischi. Ci sono ragazzi bravissimi a scuola che poi hanno delle paralisi subito dopo o all’Università perché la sola idea di essere sottoposti alla bocciatura li manda in crisi. La prima cosa che insegnano nelle arti marziali è come cadere”.
“Anche in politica non si accetta la debolezza – continua – negli ultimi anni sta tornando la figura dell’uomo forte. E se i politici imparassero ad ammettere la loro fallibilità? Ovvio che sbagliamo tutti. Il punto è l’inidoneità assoluta a riconoscere gli errori. Provate a chiedere a un politico o politica: un errore commesso? Una delle frasi più usate è ‘rifarei tutto’, è la certificazione dell’idiozia. Come si può dire una frase del genere?”.