
Emergono nuovi tasselli all’interno delle indagini relative ad alcune anomalie connesse al concorso per dirigenti scolastici in Campania. Al momento le prove orali sono state sospese in seguito ad alcune denunce. Alcuni candidati avrebbero notato rapporti stretti tra alcuni commissari e altri candidati.
Secondo Il Corriere della Sera, ci sarebbero rapporti di “intensa e reiterata frequentazione” tra una commissaria e un candidato, una dirigente giudicata da uno dei commissari che lei avrebbe dovuto giudicare, una professoressa universitaria che avrebbe corretto il compito della sorella del rettore dello stesso ateneo dove lavora. Insomma, una vera e propria rete di intrecci.
La denuncia e i presunti favoritismi
C’è stata una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli di 16 ricorrenti, che il 26 marzo scorso hanno denunciato la commissione esaminatrice per “falso in atto pubblico”, per favoritismi che avrebbero completamente inficiato la correttezza delle procedure per nominare i 34 dirigenti scolastici campani (su 587 posti disponibili per l’intera penisola). I membri della Commissione si sono poi dimessi a uno a uno.
Innanzitutto, una di loro, secondo quanto emerso dalle indagini “era legata da rapporti di intensa e reiterata frequentazione con uno dei candidati del concorso che all’esito della prova preselettiva ha conseguito un punteggio altissimo”.
“I rapporti di frequentazione personale – si legge ancora nella denuncia – si sono trasformati nel tempo in rapporti di collaborazione professionale stabile, connotati dalla sussistenza di (reciproci) interessi di carattere economico”. Ci sarebbero anche foto sui social che testimonierebbero la vicinanza tra i due, continua nel tempo. Il candidato, nella fase preselettiva, ha conseguito un’altissima votazione, “resa pubblica dallo stesso interessato sui social e sui gruppi WhatsApp dedicati al concorso”. Poi però, “dopo le dimissioni della commissaria in questione, non ha conseguito identica votazione allo scritto”.
Il secondo caso sospetto
Nella denuncia alla Procura della Repubblica viene messa sotto i riflettori anche la posizione di un’altra candidata, che ha ricoperto in passato ruoli che la collegano direttamente ad alcuni membri della commissione giudicante. Più nel dettaglio, nel concorso per dirigenti scolastici del 2017, faceva parte della commissione di valutazione che ha esaminato un membro della commissione del concorso: “In altre parole – questa la denuncia – si sono reciprocamente esaminati”.
“Tali circostanze appaiono in palese violazione dei principi di imparzialità e trasparenza”, denunciano i ricorrenti, precisando che i rapporti tra membri della commissione e alcuni candidati non si limitano a una “generica colleganza, ma delineano una situazione di cointeressi e possibile favoritismo” che “sicuramente ha alterato la valutazione dei candidati”: un “conflitto di interessi” che ha “compromesso la genuinità della selezione”.
E questa sarebbe solo la punta dell’iceberg: “Con i miei legali ho preparato una nota dettagliata sul concorso campano che invieremo al ministero dell’Istruzione – annuncia il sociolinguista Massimo Arcangeli – E stiamo raccogliendo segnalazioni da tutte le regioni, perché ci sono centinaia di situazioni anomale che mettono in discussione l’intero concorso”.
Ma c’è di più: quando la prima commissaria si è dimessa, al suo posto ne è arrivata un’altra che ha lavorato in passato con la candidata in questione.