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Decreti L.107/15, laurea obbligatoria per insegnare fino a 6 anni

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Con l’approvazione dei decreti legislativi della L.107/15, arriva a compimento il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni.

Secondo fonti governative e ministeriali, con questo decreto attuativo “i servizi per l’infanzia escono dalla dimensione assistenziale ed entrano a pieno titolo nella sfera educativa”.

Del resto, anche nel testo approvato il 7 aprile dal CdM, c’è scritto che servirà a garantire “ai bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”.

Particolare attenzione verrà data alle bambine e ai bambini con disabilità.

Attraverso la costituzione del Sistema integrato progressivamente si estenderanno, amplieranno e qualificheranno i servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia su tutto il territorio nazionale. I servizi saranno organizzati all’interno di un assetto di competenze tra i diversi attori in campo (Stato, Regioni, Enti locali) chiaro ed efficiente. 

Una delle novità più importanti del decreto è che introduce la qualifica universitaria obbligatoria come titolo di accesso per il personale, anche per i servizi da 0 a 3 anni, quindi per fare gli educatori, “nell’ottica di garantire una sempre maggiore qualità del sistema”, hanno spiegato dal Miur.

È chiaro che la novità riguarda il futuro: quindi a partire da chi accederà al prossimo concorso nazionale, in programma nel 2018.

 

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Il decreto prevede un Piano di azione nazionale di attuazione che coinvolgerà attivamente tutti gli attori in campo: anche le famiglie saranno coinvolte attraverso gli organismi di rappresentanza.

Inoltre, per finanziare il nuovo Sistema viene creato un Fondo specifico (239 milioni all’anno a regime) per l’attribuzione di risorse agli Enti locali.

Sarà promossa la costituzione di Poli per l’infanzia per bambine e bambini di età fino a 6 anni, anche aggregati a scuole primarie e istituti comprensivi.

I Poli serviranno a potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico. I Poli saranno finanziati anche attraverso appositi fondi Inail (150 milioni per la parte edilizia).

Per la prima volta sarà istituita una soglia massima per la contribuzione da parte delle famiglie.

È quindi prevista una specifica governance del Sistema integrato di educazione e di istruzione. Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca spetterà un ruolo di coordinamento, indirizzo e promozione, in sintonia con le Regioni e gli Enti locali, sulla base del Piano di Azione Nazionale che sarà adottato dal Governo.