Secondo i sindacati dell’area V che nella mattinata del 9 marzo sono stati ricevuti dai dirigenti del Ministero il problema del fondo unico per la retribuzione accessoria dei dirigenti scolastici non sarebbe affatto risolto, tutt’altro.
L’incontro con il Capo Dipartimento e i direttori generali competenti viene definito “deludente” e anzi si dice addirittura che risulta di fatto smentito persino il comunicato trionfalistico dell’ufficio stampa del Miur.
“Alla delegazione – scrivono infatti i sindacati in un comunicato unitario – è stato spiegato che il FUN 2015/2016 sarà ridotto di ben 14 milioni di euro, necessari per adempiere all’ennesima imposizione del Mef, che li pretende a restituzione di parte delle retribuzioni legittimamente erogate nell’a.s. 2011/2012″.
Mentre la delegazione veniva ricevuta davanti alla sede del Ministero più di 400 dirigenti hanno manifestato la propria protesta legata non solo agli stipendi considerati inadeguati rispetto alla funzione e alle responsabilità ma anche agli impegni e ai carichi di lavoro che sono in continuo aumento.
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Non manca la polemica nei confronti dell’Anp che proprio alla vigilia dell’incontro aveva diramato (“con singolare tempismo” commenta ironicamente la segretaria nazionale di Cisl Scuola Maddalena Gissi) un comunicato con cui si dava per risolto il problema del FUN.
Sta di fatto che i sindacati del comparto non sono affatto soddisfatti delle mezze rassicurazioni avute dal Ministero e si avviano ad aprire una vertenza vera e propria.
Qualche novità potrebbe esserci già nella giornata del 10 marzo, quando è previsto un incontro di conciliazione fra le parti: in mancanza di risposte sicure, i sindacati del comparto sembrano intenzionati a promuove forme di protesta decisamente più forti di una semplice manifestazione.
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