Home Attualità Discorso Mattarella: “Pericoloso fare elezioni sotto pandemia”

Discorso Mattarella: “Pericoloso fare elezioni sotto pandemia” [VIDEO]

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Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, è intervenuto in conferenza stampa con un discorso che ha messo in chiaro alcuni punti cardine di ciò che sta ruotando attorno alla crisi di governo. Dopo il discorso, il presidente ha convocato al Quirinale, per mercoledì 3 febbraio, alle ore 12, il professore Mario Draghi per la costruzione di un governo tecnico.

Il pericolo di elezioni sotto una pandemia

In conferenza Mattarella ha ribadito la convocazione di un governo di alto profilo, affinché venga esclusa l’ipotesi di elezioni, il cui avvio potrebbe far innalzare di non poco la curva dei contagi da Coronavirus.

Significativa è stata, in tal senso, la dichiarazione del presidente: “Ci troviamo nel pieno della pandemia, il contagio del virus è diffuso e allarmante, e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre, la successiva campagna elettorale richiede inevitabilmente tanti incontri affollati, assemblee, comizi. Il ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti”.

Ministro tecnico anche per l’istruzione?

Per quanto riguarda il ministero dell’Istruzione, l’ultima volta che è stato creato un governo tecnico, quello di Monti, il ministro fu Francesco Profumo, Magnifico Rettore del Politecnico di Torino. In questo caso si è trattato di un ministro tecnico, in quanto personalità indipendente dai partiti politici, dotata di competenze specialistiche e di prestigio accademico.

La poltrona di Lucia Azzolina è come sempre al centro delle discussioni. La ministra siciliana, difesa a spada tratta da Crimi (M5S) non disposto a sostituirla, attaccata da Renzi e dall’opposizione (Meloni su tutti), si è trovata ad affrontare il periodo più difficile dal dopoguerra, quello della pandemia.

Si attende, a questo punto, l’insediamento di Mario Draghi e le sue decisioni in merito ai vari ministeri.

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA

IL TESTO INTEGRALE

“Ringrazio il presidente della Camera dei deputati per l’espletamento impegnato, serio e imparziale del mandato eplorativo che gli avevo affidato. Dalle consultazioni al Quirinale era emersa come unica possibilità di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo“.

“Vi sono adesso due strade fra loro alternative: dare immediatamente vita a un governo, adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti, sanitaria, sociale, economica-finanziaria, ovvero quella di immediate elezioni anticipate. Questa seconda strada va attentamente considerata perché le elezioni rappresentano un esercizio di democrazia. Di fronte a questa ipotesi ho il dovere di porre in evidenza alcune circostanze che oggi devono fare riflettere sull’opportunità di questa soluzione”.

“Ho il dovere di sottolineare come il lungo periodo di campagna elettorale e la conseguente riduzione dell’attività di governo coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell’Italia“.

“Sotto il profilo sanitario, i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti. Questo richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni, per adottare i provvedimenti via via necessari, e non un governo con attività ridotta al minimo, come è inevitabile in campagna elettorale. Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento fra lo Stato e le Regioni”.

“Sul versante sociale, fra l’altro, a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti, e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale”.

“Entro il mese di aprile va presentato alla Commissione europea il piano per l’utilizzo dei grandi fondi europei ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza, perché quegli indispensabili finanziamenti vengano impegnati presto. E prima si presenta il piano, più tempo si ha per il confronto con la Commissione. Questa ha due mesi di tempo per discutere il piano con il nostro Governo, con un mese ulteriore per il Consiglio europeo per approvarlo. Occorrerà quindi successivamente provvedere tempestivamente al loro utilizzo per non rischiare di perderli”.

“Un governo dall’attività ridotta non sarebbe in grado di farlo. Per qualche aspetto, neppure potrebbe e non possiamo permetterci di mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro“.

“Va ricordato che dal giorno in cui si sciolgono le Camere, a quello delle elezioni, sono necessari almeno 60 giorni. Successivamente ne occorrono poco meno di 20 per proclamare gli eletti e riunire le Camere. Queste devono nei successivi giorni nominare i propri organi di presidenza. Occorre quindi formare il Governo e questo per operare a pieno ritmo deve ottenere la fiducia di entrambe le Camere. Deve inoltre organizzare i propri uffici di collaborazione nei vari ministeri”.

“Dallo scioglimento delle Camere nel 2013 sono trascorsi quattro mesi, nel 2018 sono trascorsi cinque mesi. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un Governo senza pienezza di funzioni per mesi cruciali, decisivi per la lotta alla pandemia, per utilizzare i finanziamenti europei e per far fronte ai gravi problemi sociali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte concrete e rapide ai loro problemi quotidiani”.

“Credo che sia giusto aggiungere una ulteriore considerazione. Ci troviamo nel pieno della pandemia, il contagio del virus è diffuso e allarmante, e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre, la successiva campagna elettorale richiede inevitabilmente tanti incontri affollati, assemblee, comizi. Il ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti”.

“In altri Paesi, in cui si è votato obbligatoriamente perché erano scadute le legislature dei parlamenti o i mandati dei presidenti, si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno, anche oggi, a registrare. Avverto pertanto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili che ho ricordato”.

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