Home Estero Divieto di cellulare a scuola fino a 15 anni, l’Ue vuole proporlo...

Divieto di cellulare a scuola fino a 15 anni, l’Ue vuole proporlo a tutti gli Stati. Le reazioni: “Ci distrarremmo lo stesso”

CONDIVIDI

Si parla moltissimo, e da tanto tempo, di vietare il cellulare a scuola per gli studenti. In alcuni Stati sono stati fatti passi avanti in questo senso: in Francia sono stati banditi alle medie. In Italia, ad esempio, la circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara del 2024 li ha messi al bando dalla scuola dell’infanzia alla secondaria inferiore.

Come riporta Il Corriere Romagna, la Commissione Europea non esclude la possibilità di proporre agli Stati membri di vietare l’ingresso degli smartphone nelle scuole elementari e medie. “Emergono chiaramente gli effetti negativi delle distrazioni digitali e del tempo eccessivo passato davanti allo schermo, sia all’interno che all’esterno della scuola”, questo il motivo, come riporta La Stampa.

Studenti sul piede di guerra

A guardare dai commenti sul portale Webboh, frequentato dai giovanissimi, i ragazzi italiani non sono per niente entusiasti, anzi. Ecco cosa hanno scritto.

“Pensare ai problemi del sistema scolastico che causa sempre più ansia e problemi psicologici ai ragazzi no! Meglio pensare ai telefoni”.

“Peccato che abito lontano dalla mia scuola quindi se mi succede qualcosa chi chiamo per emergenze?”.

“‘Eh ma sono i cellulari che vi distraggono in classe!!’ Ahm.. no? Letteralmente in classe da me ci distraiamo anche con un granello di polvere, non penso proprio siano i telefoni il problema principale di questo sistema scolastico”.

“Un po’ contradditorio essendo che nessuno può controllarti nello zaino, nè aprirtelo per legge (violazione della privacy)”.

E in Italia?

Com’è noto, lo scorso luglio, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha vietato espressamente l’uso degli smartphone a scuola. Ma come sta andando? Il divieto viene applicato? Quali altri divieti sono in vigore nelle scuole italiane?

chiederlo ad una platea di 2800 studenti e studentesse con un sondaggio è stato il portale Skuola.net. Alle medie 9 studenti su 10, al rientro a scuola, hanno trovato un regolamento scritto sull’uso dei dispositivi digitali personali, con le relative sanzioni: per la metà di loro si è trattato di una conferma delle disposizioni già in vigore lo scorso anno, per tutti gli altri di un aggiornamento o di una novità assoluta.

Alle superiori, nonostante il documento ministeriale non li riguardasse direttamente, la percentuale di quanti hanno ora a che fare con regole sul tema si attesta al 61% degli studenti intervistati. E circa un terzo di questi ultimi rilevano novità o aggiornamenti.

La strada più battuta è quella che consente agli alunni di tenere i dispositivi con sé, imponendo però di lasciarsi spenti per l’intera giornata: così per quasi i due terzi (62%). Ma c’è anche chi ha adottato il pugno di ferro, obbligando i ragazzi a consegnare i telefonini all’ingresso di scuola: è il 16% degli alunni. Altra opzione abbastanza gettonata è anche quella che prevede la possibilità di consultare il telefono durante la ricreazione: lo afferma 1 su 10.

Alle superiori ormai 6 su 10 hanno qualche forma di regolamentazione scritta. E un altro 30% ha ricevuto almeno dei “suggerimenti” orali sul comportamento da tenere.

LEGGI ANCHE: Divieto di cellulari a scuola, in Europa battaglie istituzionali ne ostacolano l’applicazione