
Com’è noto, sta per tornare la popolarissima fiction “I Cesaroni“, che nei primi anni Duemila ha tenuto incollati al televisore milioni di italiani. In queste settimane si stanno tenendo le riprese della reunion, ovviamente a Roma.
L’attacco dei genitori
Come riporta Open, tra poco la troupe girerà in una scuola dell’infanzia. Risultato? I bambini che dovevano frequentare lì il centro estivo sono stati “dirottati” in un altro edificio, scatenando il malcontento dei genitori. La nuova struttura, infatti, dista quasi un chilometro rispetto a quella stabilita nel piano originale e secondo alcune mamme e papà non sarebbe facilmente raggiungibile da tutti.
“Si tratta di un centro estivo autorizzato dal municipio, come è possibile che si sia saputo solo ora delle riprese? – è l’attacco di alcuni a Roma Today -. In questo modo si crea un disagio molto importante alle famiglie, considerato che la sede alternativa che è stata proposta per il centro estivo si trova dall’altra parte del quartiere e non è facilmente raggiungibile da tutti. In più molte famiglie avevano scelto quella scuola per garantire la continuità didattica ai bimbi che frequentano la scuola”.
Una mamma rincara: “Sono furiosa, il centro estivo è iniziato ieri (primo luglio, ndr), i bambini verranno spostati all’improvviso, con pochissimo preavviso. Come è possibile che la notizia delle autorizzazioni sia arrivata solo adesso?”.
Errore di comunicazione?
La comunicazione sarebbe arrivata appena 10 giorni prima dell’effettivo spostamento delle attività ricreative. Dall’11 luglio al 29 luglio, infatti, la scuola si trasformerà nel liceo Ugo Foscolo, uno dei luoghi simbolo della serie tv. Le attrezzature utilizzate durante le riprese della settima stagione, che uscirà verosimilmente tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, sono “troppo pericolose”. Gru, luci, furgoni non sarebbero adatti ad un luogo in cui bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni svolgono le proprie attività. Da agosto, le attività dovrebbero ripartire all’interno della scuola.
Sul caso sta cercando di fare chiarezza anche la consigliera comunale Simonetta Novi, che ha fatto un accesso agli atti per conoscere la data precisa in cui il municipio è stato informato della richiesta di svolgere le riprese dentro la scuola e da chi è stata autorizzata.