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IA, col docente Avatar l’apprendimento si fa interattivo: grazie a Plato salto metodologico alla Sapienza di Roma

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L’apprendimento passa sempre più per l’intelligenza artificiale. Le conferme arrivano dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata presso l’Università Sapienza di Roma, che ha da pochi giorni ha realizzato il primo studio al mondo di AI Learning con il preciso scopo di indagare il livello di apprendimento dei futuri medici.

Ebbene, il sistema di docenza innovativa della start-up ctcHealth, presentata all’Italian Summit on Precision Medicine, evento internazionale organizzato dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata, svolto a Roma, si chiama Plato: si tratta di una piattaforma che consente un’esperienza di apprendimento immersiva e personalizzata con docente Avatar.

“La didattica frontale negli ultimi 50 anni si è avvalsa di poche innovazioni, passando dalla proiezione del contenuto di ‘lucidi’ alle diapositive in formato elettronico, senza cambiamenti sostanziali nei metodi di insegnamento – ha detto all’Ansa Paolo Marchetti, Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata e Direttore Scientifico dell’Idi Roma -. Al contrario, Plato rappresenta un salto metodologico e formativo, integrando l’innovazione tecnologica con un approccio didattico più interattivo e coinvolgente“.

Secondo Giuseppe Curigliano, presidente eletto della Società Europea di Oncologia Medica, professore di Oncologia Medica all’Università di Milano e direttore divisione sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative allo Ieo di Milano, “il progetto di ricerca parte dall’oncologia, con l’obiettivo di poter essere adottato anche in altri campi del sapere medico. Plato potrà essere utilizzato anche nella formazione del personale dei Molecular Tumor Board, cioè dei team multidisciplinari fondamentali nel nuovo modello dell’oncologia mutazionale”.

Lo studio “AI Learning”, promosso da Fmp presso l’Università La Sapienza di Roma, partirà a settembre 2025 e coinvolgerà circa 120 studenti degli ultimi due anni del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia: “verranno analizzate sia le risposte degli studenti alla fine della singola lezione, sia quelle espresso dopo un certo periodo, ad esempio dopo una o due settimane”, ha spiegato Andrea Botticelli della Sapienza di Roma e Principal Investigator dello studio ‘AI Learning’.

“Mentre – ha continuato – nel tradizionale insegnamento frontale lo studente può avvalersi solo degli appunti scritti durante la lezione, con Plato, in caso di dubbi, può formulare domande all’insegnante avatar nel corso della lezione o anche dopo alcuni giorni“.

Insomma, il valore aggiunto di un dispositivo del genere, degna espressione dell’intelligenza artificiale, sembra davvero indiscusso: resta solo da comprendere quanto tempo occorra prima di vederlo realizzato in modo generalizzato nel campo formativo e didattico.