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Inail: troppe ore seduti e zaini pesanti sono i nemici della schiena dei ragazzi

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Secondo lo studio di alcuni ricercatori Inail (ex Ispesl), “già dalla prima infanzia le posture statiche prolungate, i sollevamenti e gli spostamenti di carichi, i movimenti quotidiani scorretti danneggiano la colonna vertebrale in fase di sviluppo”.

Per tale ragione è importante salvare la schiena dalle cattive posture. Soprattutto nei giovani che, oltre alle intere giornate trascorse sui banchi di scuola, passano anche molto tempo allo schermo del computer e ai videogiochi.
“Se analizziamo una giornata tipo di un bambino tra i sei e i sette anni – dicono i ricercatori – possiamo riscontrare che in media riposa per circa dieci ore (sonno, riposo a letto), passa in posizione seduta circa 8/10 ore (scuola, pasti, computer, televisione, studio), e in posizione ortostatica il resto del tempo (sei ore circa)”. La posizione seduta è quella più statica e, se protratta per lungo tempo, influenza maggiormente lo sviluppo della struttura della colonna vertebrale. Per tale ragione, se la postura è scorretta, oltre che fonte di mal di schiena, può provocare nel ragazzo danni allo sviluppo della schiena.
Per tale ragione, a sostegno di insegnanti, studenti e famiglie, i ricercatori dell’Inail (ex Ispesl) Adriano Papale, Marta Petyx, Sergio Iavicoli e Grazie Fortuna hanno realizzato un quaderno dal titolo “Ergonomia a scuola/A scuola di Ergonomia”; l’obiettivo è sensibilizzare ad una postura corretta da assumere durante le ore trascorse a scuola, evidenziando quali potrebbero essere i problemi derivati da una cattiva postura sul banco di scuola, davanti al Pc o mentre si indossa lo zaino.