Home Politica scolastica Incarico di vicepresidenza “vietato” ai docenti dell’infanzia

Incarico di vicepresidenza “vietato” ai docenti dell’infanzia

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Come è ormai abbastanza chiaro e scontato l’organico dell’autonomia andrà a pieno regime a partire dal 2016/2017 anche se sono in molti a sperare in una anticipazione anche solo parziale

perlomeno in relazione ai posti necessari per sostenere gli esoneri e i semiesoneri dei vice-presidi.
Non sappiamo se questo anticipo ci sarà ma quello che è abbastanza certo è che con la ripresa dell’anno scolastico le scuole dovranno subito far fronte ad un impegno piuttosto importante: entro il mese di ottobre, infatti, dovrà essere predisposto il Piano triennale dell’offerta formativa che comprenderà appunto anche le esigenze in materia di organico.
In pratica già a ottobre bisognerà avere le idee ben chiare su come organizzare l’attività didattica della scuola nel 2016/2017.  Problema che si intreccia strettamente proprio con la questione degli esoneri. 
Per esempio, se in un istituto comprensivo si prevede di inserire nell’organico potenziato 3 insegnanti di primaria e altrettanti di secondaria di secondo grado (di cui 2 di lettere e uno di matematica), è del tutto evidente che si dà per scontato che nessun insegnante di educazione fisica o di musica della secondaria potrà comunque svolgere le funzioni di vice-preside e quindi in tal modo la scuola pone un’ipoteca sull’anno scolastico futuro.
Peraltro proprio nei comprensivi si pone un problema di non poco conto: come fare se il dirigente volesse affidare l’incarico di vicepreside a un insegnante di scuola dell’infanzia? In linea di principio questo sarebbe possibile, peccato che – almeno per il momento  – di organico potenziato dell’infanzia non se ne parla.
Insomma, i problemi pratici sono davvero tanti, vedremo se le scuole saranno in grado di affrontarli e se il Miur sarà capace di fornire indicazioni chiare e razionali.