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Le assunzioni dei docenti non passano più per i concorsi: tutti chiedono un piano straordinario

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Le richieste formali di procedure più semplici da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione nella gestione dei corsi abilitanti e del concorso riservato della scuola secondaria, hanno fatto emergere il problema dell’organizzazione del nuovo anno scolastico: il pericolo, a questo punto, è quello di ritrovarsi in estate con un numero maxi di supplenze, forse si arriverà a 200 mila contratti annuali, e con una rosa di candidati ristretta, visto che mancheranno proprio i vincitori delle procedure selettive. Cresce, quindi, la richiesta di un piano straordinario di stabilizzazioni.

Sindacati e De Cristofaro: altre strade

Il pericoloso quadro, evidenziato anche dai sindacati, è stato messo in evidenza anche dal sottosegretario all’istruzione Peppe De Cristofaro (Leu), che ha rivendicato “un bagno di realismo”, perché “non siamo nella condizione di far svolgere i concorsi per assumere gli insegnanti” e quindi è “meglio non bandire concorsi che poi non si faranno: dobbiamo immaginare da subito altre strade per immettere nella scuola nuovi docenti sin dal primo settembre”, ha sottolineato il rappresentante di Governo.

Fratoianni (Si): tre proposte

Alle parole di De Cristofaro hanno fatto seguito quelle di altri politici. Come Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana, a lui vicino, che avanza “tre proposte: l’assunzione entro il 1° settembre 2020 di 24mila precari, il rinnovo di tutte le supplenze brevi e lo sblocco delle graduatorie”.

Secondo Fratoianni non si può “congelare la vita di centinaia di migliaia di precari anche per il prossimo anno scolastico. Giustamente non lo abbiamo fatto per gli studenti e le loro famiglie, così non dobbiamo farlo per il personale scolastico”. La soluzione, conclude, è quella di avviare “lealmente un confronto dentro la maggioranza per discutere, confrontarci e trovare insieme le soluzioni migliori”.

Frate (Misto): de Cristofaro e Fratoianni hanno ragione

Molto attiva, in questi ultimi giorni, è anche la deputata Flora Frate, passata dal M5S al Gruppo Misto. Che si accoda: “È da due anni che ripeto la necessità di sanare questa una situazione oramai diventata insostenibile. Dunque, condivido le parole del sottosegretario all’Istruzione de Cristofaro e del collega Fratoianni sul piano straordinario di assunzione per la scuola e dobbiamo farlo in fretta”.

La Frate si riferisce anche i maestri con diploma magistrale, che il Consiglio di Stato ha estromesso dalle GaE: “Penso a quei docenti dell’infanzia e della primaria che a causa del Decreto Dignità scuola stanno per perdere il lavoro, dopo oltre 10 anni di onorato servizio”. Ma anche “ai 15 mila insegnanti di religione che dal 2004, pur avendo abilitazione e servizio, aspettano di essere stabilizzati”.

Frate pensa anche ai “docenti delle scuole secondarie che meritano l’abilitazione e ruolo. Ancora, mi domando quale destino avranno le scuole paritarie che non hanno ricevuto nessuna attenzione ministeriale”, ma per le quali si stanno muovendo molti partiti.

Pittoni (Lega): concorso per titoli e rinnovo graduatorie

Intanto, Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura al Senato e responsabile Istruzione della Lega, conferma che l’unica strada è quella di assumere in ruolo i precari con servizio e titoli. Ma pensa anche all’immediato: a quel rinvio dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto che sta mettendo in subbuglio il mondo del precariato.

“Il ministro dell’Istruzione – dice Pittoni – non deve fare altro che ammettere l’errore, presentando un provvedimento correttivo straordinario che faccia slittare la provincializzazione al prossimo triennio, consentendo la riapertura delle graduatorie con le vecchie regole. Ci sarà poi tutto il tempo per sviluppare il nuovo regolamento e la reingenierizzazione del sistema informativo del ministero in riferimento a graduatorie e nomine di competenza dei dirigenti scolastici”.

“Per il presente, posto che la seconda fase della procedura (la scelta delle scuole) è già informatizzata, basterà sostituire la consegna a mano delle domande con l’invio tramite mail con allegati documenti in formato Pdf”.