
Se la mensa scolastica è troppo cara gli alunni possono avere il diritto di non utilizzarla e tornare a casa per il pranzo? Secondo il Consiglio d’Istituto dell’istituto comprensivo Balsofiore di Forio, vicino Ischia, non può essere data la facoltà agli allievi di andare nelle proprie mura domestiche: tutti gli iscritti devono obbligatoriamente pranzare nella mensa scolastica pagando ognuno 6,24 euro. L’imposizione, però, non è piaciuta a diverse famiglie, che hanno creato più di un problema, tanto che il 13 gennaio – per consentire il regolare svolgimento delle attività didattiche – è stata resa necessaria la presenza delle forze dell’ordine, dopo che la dirigente scolastica si era sentita male ed era stata portata via in ambulanza.
La decisione dell’obbligo di fruizione della mensa era arrivata sabato scorso, 11 gennaio, al termine di un consiglio di istituto convocato d’urgenza nel corso del quale il servizio mensa, originariamente facoltativo, è stato collocato all’interno dell’ora di educazione alimentare.
Due giorni dopo, lunedì mattina, però, molti genitori si sono rivolti alla direzione scolastica per chiedere l’esenzione dei figli dalla mensa, presentando in diversi casi dei certificati medici a supporto delle richieste: i funzionari scolastici hanno però rifiutato le richieste motivate.
A quel punto sono quindi scoppiate le polemiche, tanto da rendere necessario l’intervento sia della Polizia di Stato sia dei Carabinieri che, per diverse ore, hanno presidiato l’istituto scolastico.
“Secondo molti genitori – riassume l’agenzia Ansa – il servizio mensa sarebbe troppo caro, con un costo di 6,24 euro a pasto per alunno, e nel passato era sempre stato facoltativo: ai bambini che non ne usufruivano era consentito di poter tornare a casa per pranzare e poi rientrare a scuola per continuare l’attività didattica”.
“Dopo un lungo confronto tra i genitori (alcuni dei quali assistiti anche da legali) e i dirigenti scolastici – e dopo che la dirigente ha accusato un malore ed è stata ricoverata in ospedale con una ambulanza – con la mediazione delle forze dell’ordine alla fine è stato permesso agli alunni che non volevano fruire della mensa di poter andare a casa per il pranzo e tornare a scuola per riprendere le lezioni”.
Le proteste, però, potrebbero non essersi esaurite: il 14 gennaio degli agenti del commissariato di Polizia presidieranno la scuola in attesa delle determinazioni sulla vicenda da parte dei vertici della scuola e degli uffici scolastici territoriali.